lunedì, Ottobre 2, 2023
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Vagina pop art: il logo diventato virale

Sabato 18 Marzo, presso lo spazio espositivo Seedo, a Roma, si è tenuto il finissage dell’expo dedicato al percorso creativo del duo artistico che ha inventato, confezionato e diffuso in tutto il mondo l’icona pop della vagina.

IYDLIYAF

Cosa si cela dietro al successo di un fenomeno virale? Come fa un’idea estemporanea – una vagina pop, dai tratti semplici e caramellosi – a trasformarsi da provocazione a brand di successo che esporta in tutto il mondo? In queste ultime settimane IYDLIYAF ha disvelato la sua arte e le sue tecniche per la prima volta a Roma presso Seedo, uno spazio espositivo completo di bar e consolle, nato due anni fa nella struttura che un tempo ospitava la fabbrica della Campari.

IYDLIYAF Cardine della serata la partecipazione di due star della street art internazionale, Solo e Diamond, nell’insolita veste di deejay per una selezione musicale e un party all’insegna della sorpresa.

IYDLIYAFL’ADESIVO GLOBALE, IL MOTORE DEL MONDO – Da Roma a Miami, passando per Parigi, Londra, Tokio, Manila, Montréal, Rio, facendo ritorno e continuando ad essere l’adesivo più attaccato, discusso, censurato ed anche copiato. IYDLIYAF (acronimo di If You don’t like it you are a fag ), un logo nato quasi per gioco che, nel giro di 5 anni, ha lasciato il segno nei cinque continenti. L’intenzione degli artisti  è forse di rendere omaggio a quella che ritengono essere il motore del mondo, la “pussy”, così come fatto noti e accademici nomi in passato. Basti pensare a L’Origine du Monde di Gustave Courbet, al più delicato François Boucher con la sua Léda et le Cygne, passando per Egon Schiele, Marcel Duchamp e Niki de Saint Phalle.

IYDLIYAFDA LOGO A OPERA D’ARTE – Non solo un logo virale e globalizzato, IYDLIYAF ha subito una rapida e ulteriore trasformazione, diventando una vera e propria icona, un soggetto di pop art. Cento le opere, oggetto della mostra appena conclusa: le tele di Pepemaniak – Federico Maria Ceruso – e del suo socio, il graphic designer Tommaso Sponzilli, in arte Detshorore.

IYDLIYAFUna personalità dirompente quella del disegno Figa, che ha oltrepassato ogni dicitura, ogni definizione: non c’è testo o payoff su questi adesivi, che nel giro di pochissimo tempo hanno preso piede diventando merce ricercata e pregiata. Il tratto di riconoscimento sono le linee, poche, morbide, semplici e le sfumature colorate. Da qui una serie di opere a tema realizzate su tela, con tecniche variegate ed un recupero di citazioni vintage che attingono ai mondi più disparati.

IYDLIYAFCLOTHING BRAND – IYDLIYAF fa tendenza non solo nel campo del collezionismo, ma anche nella moda. L’avreste mai detto? Certo per un popolo come quello americano e in generale all’estero è più semplice, divertente e privo di controindicazioni indossare una t-shirt con una grossa “pussy” che campeggia e andarsene a spasso. In Italia c’è ancora preclusione e un che di equivoco, anche tra i giovanissimi. L’abbigliamento IYDLIYAF fa l’occhiolino a ciò che normalmente può risultare disturbante, sfidando l’osservatore a una reazione e ad una costante riflessione, possibilmente scevra da ipocrisie. Non è un caso che siano maggiormente le donne ad indossare con tranquilla ironia, senza remore, le T-shirt quasi a rimarcare con orgoglio e rinnovata consapevolezza un motto bello e forte: «Il corpo è mio e lo gestisco io!». Per gli uomini invece le reazioni sono un po’ più controverse.

IYDLIYAFLA SORPRESA – Non solo dipinti e abbigliamento, una nuova forma espressiva a metà tra il campo scultoreo e quello dei comics, qualcosa di abbastanza inclassificabile, ma certamente.. acquistabile.

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