Succede a Roma. In via di Villa Spada 343, vicino allo scalo merci nord-est della città. Negli anni ’90 qui sorgevano numerosi uffici che con il tempo sono stati dismessi e svuotati. Oggi il progetto è davvero ambizioso: dare a Roma un quartier generale dove poter riunire giovani creativi. Così nasce Roma Smistamento, un progetto di riqualificazione per i 300 mq di ex uffici, con il fine di renderli luogo di relazioni e sinergie, a disposizione del quartiere e della città.
Dietro a questa idea c’è la TWM Factory, un gruppo di ragazzi e ragazze tra i 18 e i 26 anni che si occupa di scovare, mostrare e valorizzare le giovani eccellenze, con l’obiettivo di esaltare l’innovazione e la qualità italiana nel mondo. A raccontarci di questa ambiziosa sfida, che ha già raggiunto 6.631 euro dei 7000 euro necessari grazie al crowfunding a 11 giorni dalla fine della raccolta, è stata la vice presidente della TMW Factory, Ginevra Corso.
L’intervista a Ginevra Corso, vicepresidente della TMW Factory
Com’è nato il progetto ROMA SMISTAMENTO?
Dopo esserci riuniti intorno a The WalkMan Magazine prima e l’associazione TWM Factory poi, avevamo bisogno di uno spazio dove incontrarci e, magari, dar vita a tutte quelle iniziative che sognavamo di progettare come mostre, workshop, conferenze e laboratori creativi.
L’occasione si è presentata nel momento in cui RFI ha iniziato a concedere spazi in comodato d’uso alle associazioni culturali. Abbiamo ottenuto questo spazio grazie ad una proposta progettuale che prevedeva la trasformazione in uno spazio creativo a disposizione della città e del quartiere.
Qual è l’obiettivo che volete raggiungere?
Vogliamo realizzare un hub polifunzionale dove i giovani creativi non si sentano soli. Troppe volte la creatività rimane rinchiusa in noi stessi, nei nostri pensieri. Qui vogliamo creare le condizioni affinché la creatività possa esprimersi. Attraverso spazi condivisi, mostre, incontri con artisti emergenti, sala pose e sala riunioni, vogliamo far sì che a Roma Smistamento convergano i creativi più talentuosi per poi creare sinergie e da qui appunto smistare progetti e idee verso l’esterno.
Cosa vi aspettate da questo progetto?
Da poco più di due settimane abbiamo lanciato la campagna di crowdfunding e stiamo riscontrando un’attenzione profonda verso Smistamento. La città ha bisogno di impegnarsi in questi progetti, di credere nei giovani e nelle loro capacità. Ci aspettiamo che questa positività continui e che si possa trasformare in una realtà concreta e stimolante, che possa interagire con il territorio creando occasioni di confronto e di consolidamento artistico e professionale. Il desiderio è quello di poter essere un contenitore in divenire e di creare una realtà fatta di creativi e professionisti impegnati a creare prodotti ed iniziative uniche.
Chi c’è dietro a TWM Factory, l’associazione culturale che sta lavorando su Roma Smistamento?
Siamo un gruppo di creativi con background e storie eterogenee. Chi viene dal mondo dell’architettura o del design, chi ha studiato fotografia, chi comunicazione oppure psicologia. Ci siamo incontrati per i motivi più diversi e nel tempo siamo diventati un gruppo di amici prima ancora che colleghi e soci. Ci stiamo impegnando tanto per creare una nostra condizione di libertà creativa, senza vincoli. Piano piano stanno arrivando grandi soddisfazioni: siamo stati inseriti, infatti, tra i 100 creativi della Regione Lazio del 2018.
Cosa vi ha spinto a lanciare questa proposta alla Rete Ferroviaria Italiana?
La necessità di “trovare spazio”. La creatività in questa città viene tante volte “venduta” ma poche volte riesce a trovare le condizioni per esprimersi. L’idea di poter ottenere uno spazio così considerevole da RFI è stata una vera scommessa, infatti ci è stato comunicato che siamo stati i più giovani in Italia ad ottenere in comodato uno spazio RFI così considerevole. Dobbiamo ammettere di essere amanti delle sfide e che da sempre ci ha affascinato il tema del recupero e soprattutto della rigenerazione urbana: una vera occasione di trasformazione per la città. Vedendo gli spazi prima che ci fossero assegnati, questo desiderio è stato lampante e subito ci ha portati ad immaginare risvolti non solo puntuali ma anche a livello territoriale. In questo senso la scelta degli ex uffici RFI è stata strategica.
Come possono contribuire le persone a portare avanti con voi ROMA SMISTAMENTO?
Prima di tutto il modo migliore per rendere vivo questo spazio è interessarsene. Questi giorni stiamo ricevendo tante domande e richieste di informazioni su cosa sia Roma Smistamento e cosa diventerà: non potremmo esserne più felici. L’augurio è non solo che se ne parli ma che si partecipi, vorremmo poter incontrare più persone possibile che possano portare un contributo creativo, progetti stimolanti da poter realizzare insieme.
L’altro modo, anche solo per permetterci di partire, è supportare la campagna di crowdfunding che abbiamo avviato sulla piattaforma Eppela ( questo il link: http://bit.ly/2zAWcyO ) per raccogliere i fondi necessari per piccoli interventi, l’acquisto di materiali e mobili e la realizzazione di una prima mostra inaugurale. 300 mq sono decisamente un impegno considerevole e muovere nel modo più concreto i primi passi sarà fondamentale.
Un’ultima domanda, come vi piacerebbe trasformare Roma con questo progetto?
Roma ha bisogno di cura. Si tratta di una città troppo grande, con problemi ammassati l’uno sull’altro. Iniziare ad occuparsi di spazio, di relazioni ed iniziative sociali è il nostro modo per curare la città, per regalarle un angolo di creatività. Una nuova occasione non solo per lo spazio urbano e culturale ma anche per tutti coloro che cercano un punto di riferimento per potersi esprimere.