Dopo aver trionfato a Broadway, il musical “Hairspray” torna in Italia con una nuova produzione firmata Teatro Nuovo di Milano. Con oltre 2.500 repliche a New York, i suoi 8 Tony Awards, ed il suo adattamento cinematografico con Zac Efron, John Travolta, Michelle Pfeiffer e Christopher Walken, Hairspray è pronto a conquistare tutta Italia nella stagione teatrale 2017/2018.
Dopo il debutto al Teatro Nuovo di Milano, con musica dal vivo, Hairspray arriva martedì 20 febbraio, fino al 4 marzo, al Teatro Brancaccio di Roma, diretto da Claudio Insegno. “Questo musical non vi farà solo ballare e sognare, ridere e cantare, ma vi farà anche riflettere che dagli anni 60 ad oggi poco è cambiato. Il nostro mondo continua a sopportare le ingiustizie fatte ai più deboli, ai ‘diversi’ o alle minoranze etniche. Oggi come allora. Abbiamo ancora bisogno di molte Tracy Turnblad per muovere/smuovere il corpo e lo spirito e per imparare ad accettare ed integrare. Ma vi invito anche ad ammirare questo meraviglioso musical per godervi la nostalgia delle mode, la musica e le danze dell’epoca, e sono sicuro che quando uscirete dal teatro guarderete a tutto ciò, che prima poteva sembrare ‘strano’, in un modo diverso”, commenta il regista.
Hairspray ci porta a Baltimora nei primi anni ’60, nel bel mezzo del conflitto tra conservatori e progressisti, in lotta per l’integrazione delle persone di colore. In questo variopinto spettacolo la musica e la danza diventano il mezzo migliore per esprimere lo spirito di ribellione e permettono di comunicare i valori che sono i pilastri essenziali di ogni democrazia. La giovane e solare Tracy Turnblad, interpretata da Mary La Targia, nonostante qualche chilo di troppo, è un’ottima ballerina. Il suo sogno è quello di partecipare, con la sua amica Penny, allo show televisivo più visto per i giovani: il Corny Collins Show. Nonostante le difficoltà, Tracy riuscirà ad ottenere il successo in Tv, conquisterà l’amore e si batterà per i ragazzi di colore, costretti a ballare in una zona separata del programma, perché abbiano libero accesso allo show televisivo.
Tematiche alte e importanti, dunque, non ancora del tutto superate, affrontate in un modo più “leggero”, grazie al canto, al ballo, alla musica, senza mai cadere nella superficialità.
Sul palco, nei panni di Edna Turnblad, mamma di Tracy, Giampiero Ingrassia, accompagnato un cast di bravissimi attori e performer.
Tra questi c’è Cristina Benedetti, giovane e talentuosa artista romana, che interpreta Little Insez e una delle Dinamytes. Ha risposto a qualche domanda per portarci, insieme a lei, nel variopinto mondo del Musical, un amore maturato nel tempo ma, per così dire, innato.
Questa con “Hairspray” non è la tua prima esperienza teatrale. Qual è stato, fino ad ora il tuo percorso artistico?
Fin da piccola ho sempre avuto questa grande passione per il musical. Fare musical è sempre stato il mio sogno. A cinque anni ho iniziato a prendere lezioni di danza e a quattordici anni ho avuto la fortuna di avere un’insegnante che aveva studiato a Broadway, Alice Mistroni. Poi mi sono traferita a Londra per studiare in un’accademia del musical, la London School of Musical Theatre. Sono rimasta lì per tre anni e sono tornata a Roma. Negli anni ho cercato di seguire vari percorsi per crescere in ogni ambito, voce, danza, recitazione. Ho frequentato l’accademia di Claudio Insegno per quanto riguarda la recitazione, ho preso lezioni private di canto, dal jazz al soul. In realtà la mia prima, vera passione è sempre stata il canto però ho cercato di spaziare quanto più possibile. Recentemente ho interpretato Gloria, l’ippopotamo, nel musical di Madagascar.
“Hairspray”, parlaci un po’ del tuo personaggio.
Il mio personaggio è Little Insez, una bambina nera di dodici anni che ha un sogno, quello di poter partecipare a un programma televisivo. Parliamo però di un periodo storico in cui c’era ancora molta discriminazione nei confronti dei neri. Little Insez grazie all’aiuto della spumeggiante Tracy e di suo fratello riesce a coronare il suo sogno. Haispray è, infatti, un musical profondo che tratta anche tematiche importanti, utilizzando una sottile ironia. Un musical, al contempo, colorato e divertente. Claudio Insegno ha saputo raccogliere grandi artisti sul palco. Oltre alla piccola Insez interpreto una delle Dynamites.
Cosa ti porti di questa esperienza? Cosa ha significato lavorare con grandi professionisti, come Insegno e Ingrassia?
E’ stato un bellissimo lavoro. Abbiamo avuto pochi giorni di prove, quindi è stato molto intenso preparare lo spettacolo. Abbiamo le musiche originali di Broadway, ci sono tante variazioni di cori, tante voci; in scena siamo all’incirca venti persone. E’ stato un lavoro molto impegnativo ma poi vedere il pubblico che si diverte, sapere di avergli regalato due ore di divertimento e allegria ti ripaga davvero. Ho sempre puntato a questo. Ecco perché ho scelto il teatro.
Nasci in Brasile. Cosa ti porti del tuo paese originario?
Innanzitutto devo dire che sono stata molto fortunata perché io sono stata adottata a quaranta giorni e i miei genitori mi hanno sempre trasmesso questa passione per la musica bossa nova. Mi hanno portato in Brasile a vedere dove sono nata. Sono stata sempre circondata da musica. Da sempre. Mio zio, ad esempio, suonava la chitarra e spesso da piccola andavo ai suoi concerti.
Sogni e progetti futuri?
Continuerò sicuramente il master di canto per voci nere a Roma e mi piacerebbe diventare una logopedista.