Non sono ancora le 16.00 a Napoli quando i ristoratori si trovano al lavoro per i giorni prefestivi in cui potranno stare aperti, secondo quanto detto dal Primo Ministro ieri sera in diretta.
Da Mimì Alla Ferrovia ci sono 120 prenotati per il 20 Dicembre e fervono i preparativi. Alle ore 16.00 arriva invece nota dell’ordinanza del Presidente della Regione Campania: Tutto da rifare, la Campania resta arancione. Abbiamo raggiunto al telefono lo Chef e proprietario di Mimì alla Ferrovia.
“Io sono appena andanto via dal lungomare, abbiamo deciso di prendere iniziativa per difenderci. Le proteste sono ancora in vigore, sono pacifiche ma deciso. Abbiamo bloccato il lungomare, io ora sto tornando al ristorante perché abbiamo le consegne che sono per noi l’unico modo per poter resistere. Ci manteniamo solo con le consegne. Chiaramente noi fino a ieri sera sapevamo che eravamo zona gialla, e che quindi dal 20 al 23 potevamo essere aperti. Tanto è vero che già da ieri sera, ci siamo mossi, abbiamo organizzato turni e spesa, abbiamo acquistato centinaia di migliaia di euro di merce. Mentre eravamo al ristorante oggi, e ti premetto che io avevo già tutto prenotato, quasi 120 persone, arriva la nuova ordinanza di De Luca che cambia tutto e ci dice che continuiamo a essere zona arancione, vietando anche l’asporto dopo le 11 degli alcolici, per evitare aperitivi e cose simili. È stato perciò spontanea la volontà di sentirci con i miei colleghi Chef, camerieri, proprietari di ristoranti; ci siamo accordati telefonicamente abbiamo richiesto un incontro, con l’entourage di De Luca per capire come mai per la Campania si è voluta scegliere la linea dura. Noi abbiamo rispettato le regole, abbiamo rispetto delle vittime del Covid e abbiamo perso tutti noi parenti e amici, perciò non protestiamo per le restrizioni nazionali ma per il tempismo con cui sono state cambiate le disposizioni ricevute ieri sera dal Dpcm di Conte. Così si aizza una categoria, perché non si può dire ad un ristoratore la sera prima che deve restare chiuso il giorno dopo.
Noi butteremo tutto, io ho acquistato 20 Kg di gamberi rossi, che me ne faccio? L’asporto e l’uso personale non basterà a limitare lo spreco di materia e di denaro.
Noi sappiamo fare il nostro lavoro, prepariamo il Natale da mesi prima, non possiamo oggi trovarci in questa situazione. Non contestiamo le regole, ma chiediamo rispetto.
Quali risposte avete avuto Salvatore?
Un nostro referente è andato dal prefetto per capire se si può sospendere questa ordinanza e aspettiamo l’incontro con l’entourage di De Luca.
Salvatore con estremo garbo ci ha raccontato di questi momenti difficili per la vita e la sopravvivenza della sua attività, ci è sembrato di sentire un vero sentimento di rispetto per le regole ma una necessità di essere rispettati, a questo, abbiamo scelto di dare voce. E continueremo a farlo nei prossimi giorni