Il Codacons lancia l’allarme sul caro benzina. Ora che il caldo ha allentato la morsa sull’Italia purtroppo non si può dire la stessa cosa rispetto ai costi di benzina e autostrada. Questo impedisce agli italiani di programmare spostamenti in macchina per le vacanze e sta condizionando le scelte anche sulle destinazioni da raggiungere. Le strutture turistiche meno centrali, già provate dalle tante disdette dovute al picco di contagi di Omicron 5, stanno riscontrando un calo di prenotazioni rispetto a quelle ben collegate ad aeroporti e stazioni.
Caro-Carburante… Ti Scrivo
Il Codacons ha quindi calcolato il costo medio dell’itinerario per andare da Torino a Reggio Calabria con un’automobile a benzina. Il costo da preventivare per questa tratta, che unisce Nord e Sud Italia, sarebbe di 330,00 euro. Il caro rispetto al 2021 sarebbe di circa 70,00 euro, per una percentuale di oltre il 26%.
Il calcolo si allinea con quello degli aumenti del carburante, stimati intorno al 25%, con un costo al litro che è aumentato di più di 2 euro.
Codacons: il caro carburanti pesa sul bilancio famigliare
Si tratta di un aumento di oltre 600 euro a famiglia; sempre il codacons ha così stimato anche quanto l’aumento del carburante peserebbe sulle famiglie anche a prescindere dagli spostamenti straordinari, come quelli programmati per le vacanze estive.
Non si tratta solo di un calcolo basato sul rifornimento alla propria automobile, l’aumento di carburante e diesel influisce su tutta la filiera alimentare, energetica e di tutti gli aspetti legati alle spese degli italiani. Sono già tantissimi i commercianti che hanno esposto cartelli in esercizio in cui hanno indicato l’aumento dei costi delle materie prime e delle utenze, come causa per l’obbligo di aumentare i prezzi.
Aumenti in Tutti i Settori
Questo ritorno alla vita per gli italiani non sembra essere così roseo come poteva sembrare. Le riaperture post covid impongono a tutti i settori di rientrare dei gravi danni economici subiti durante i diversi lockdown. Per questo ad un consumatore che è esso stesso un lavoratore che sta uscendo dalla crisi, si aggiungono tutte le realtà aziendali, in tutti i settori, che stanno facendo registrare aumenti vertiginosi.
La pericolosa spirale che si sta innescando lascia fuori dalla crisi forse solo il mondo della criptovalute, su cui tantissimi imprenditori e liberi professionisti, stanno ripiegando per cercare di riposizionare le proprie economie. Per chi resta fuori da questo tipo di opportunità, rimane l’incognita di un paese che fa fatica a rialzarsi bilanciando richiesta e offerta. Inoltre a più voci si sta raccogliendo la difficoltà di trovare lavoratori disponibili ad accettare posti di lavoro.
Giovani e mondo del lavoro: Cosa sta succedendo?
Il mondo di piccola e grande imprenditoria punta il dito contro il reddito di cittadinanza. Sarebbe proprio il reddito di cittadinanza secondo gli imprenditori italiani, infatti, colpevole di aver messo al riparo dal lavoro tante risorse umane del paese. L’opinione pubblica è tuttavia divisa su questo tema:
La difficoltà a trovare collaboratori dipende dalla decisione delle nuove generazioni di non accettare di essere sfruttati?
Questo è anche un nuovo tema per il paese tutto: abbiamo creato tanto sfruttamento giovanile nel mondo del lavoro chiamandolo Stage o Tirocinio, ed ora, alla luce di una ripresa dell’economia post-covid e della liberalizzazione della comunicazione, dovuta alla facilità di denunciare sfruttamento con i social network, i giovani sono forse meno disposti ad accettare lo sfruttamento nel mondo del lavoro?
E gli imprenditori denunciano: non si accettano lavori ben pagati
Gli imprenditori si discostano da questa tesi, e rivendicano l’impossibilità di trovare collaboratori ben pagati e rispettati nei loro ruoli. Anche camerieri con contratti da 1600 euro al mese, con garanzie contrattuali, sembrano presentarsi al colloquio ma per la maggior parte non si presenterebbero poi al momento di cominciare il proprio lavoro.
Post Covid: Una nuova economia (?)
Quello che è certo è che si sta scrivendo una nuova pagina di economia del paese, e che siamo noi a doverla raccontare, vivere e costruire.