mercoledì, Marzo 22, 2023
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Chi è Carlo Calenda, il politico che sta monopolizzando la campagna elettorale

C’è un insospettabile dietro le prime notizie che stanno monopolizzando i taccuini della stampa nazionale. Chi avrebbe mai detto che il protagonista di questa prima fase della campagna elettorale sarebbe stato Carlo Calenda? Forse ancora pochi, prima della conferenza stampa con cui, Martedì 2 Agosto, aveva annunciato la sua corsa alle prossime elezioni al fianco del Pd. Ieri, colpo di scena, è arrivato un “contro-annuncio“, e oggi non si parla di altro, se non del fatto che Carlo Calenda, correrà da solo e ha rotto la neo nata alleanza con il Pd di Enrico Letta.

Chi è Carlo Calenda?

Ma chi è Carlo Calenda? uomo, figlio d’arte, politico, sicuramente esperto in comunicazione, e affiancato da eccellenti spin doctor: questo è l’unico politico che sta trascinando con sé cronaca, pregiudizi, approvazione e meme.
È stato viceministro dello sviluppo economico nei governi Letta e Renzi, rappresentante dell’Italia presso l’Unione europea nel 2016 e in seguito Ministro dello sviluppo economico nei governi Renzi e Gentiloni. Figlio del giornalista Carlo Calenda e della regista Cristina Comencini, se scorriamo ancora più in su nei rami del suo albero genealogico, troviamo politici, diplomatici, registi, sceneggiatori e nobili. Quello che lo ha sempre allontanato dalle forze della sinistra è questo suo essere “agevolato” dai natali e dalle “tradizioni di famiglia“.

Carlo Calenda conteso tra Destra e Sinistra

Certo è che però Calenda oggi potrebbe rappresentare un punto di svolta per chi riesce ad accaparrarsi il suo contributo per una coalizione che voglia andare dritta alla maggioranza. Per quanto possa essere, infatti, sminuita la sua forza con il partito che ha creato, Azione, Calenda sicuramente rappresenta un punto fermo per la categoria degli imprenditori del paese.

Calenda Azione

Se il Pd tentenna nel dichiarare apertamente la sua linea ed il suo programma, se il Movimento 5 Stelle è preso dai suoi conflitti interni; se Salvini e la Meloni rischiano di non essere visti come attendibili in materia di politica estera e di affidabilità per via degli “infortuni” che incontrano con le loro campagne di comunicazione in cui prendono posizioni estreme sui temi cari alla pancia del paese (unioni civili, eutanasia, aborto, immigrazione). La linea moderata di Calenda potrebbe essere vincente per spostare il grande numero di indecisi, di elettorato tradito, e di astensionisti. Sarà difficile credere che alle prossime elezioni ancora tanti italiani diserteranno il voto, considerato da quanto aspettavano di tornare a scegliere i propri rappresentanti al Governo, e considerando quale crisi senza precedenti si stia vivendo. Ma di fronte ad una sinistracomunistacentrista, un Movimento 5 Stelle senza più identità, una destra populista che non tutela la classe dirigente, cosa faranno gli italiani il 25 Settembre?

Calenda: la Sinistra non rispetta i patti

Ecco allora che Calenda, prima vicino a Letta, e poi ritiratosi dal patto, sembra tirare fuori un vero coniglio dal cilindro e rinnega l’estrema sinistra, ricacciando lo spauracchio del comunismo:

“Questa cosa è durata anche troppo. Quando abbiamo fatto l’accordo ci siamo detti che dal giorno dopo un pezzo della coalizione non avrebbe bombardato l’agenda Draghi, sennò ci saremmo fatti ridere dietro dal Paese”. Lo ha detto Carlo Calenda, a Mezz’ora in più, suRai Tre. “A questa proposta si sono aggiunte personalità che gli italiani non vogliono più vedere, è arrivato di tutto, Di Maio, Di Stefano. Se dovremo raccogliere firme le raccoglieremo e, se non ce la faremo, vuol dire che la nostra proposta era davvero molto debole”

Il Pd, tramite il suo leader Enrico Letta, prova a rispondere ma raccoglie solo l’incredulità del proprio elettorato, e il probabile accordo, che sembra ormai quasi inevitabile, con il Movimento 5 Stelle, o quello che ne resta.

Calenda con Renzi?

A salire sul carro di Carlo Calenda sembra essere, alla velocità della luce, Matteo Renzi. Quel che potrebbe riuscire all’ex Ministro dello sviluppo economico è proprio quanto non è riuscito a fare Renzi, stretto tra le presunte promesse non mantenute e le varie notizie di cronaca che hanno accompagnato la sua ascesa politica. Oggi la mossa di Calenda lo mette sugli scudi di una campagna elettorale che si stava muovendo solo tra i soliti proclami che hanno da sempre diviso il paese, quello che ci obbliga ad affrontare Calenda con il suo gesto, è invece un nuovo interrogativo: si stanno gettando le basi per un classe politica moderata, centrista e meno “populista”?

Calenda: Leader della Nuova Democrazia Cristiana?

I più lungimiranti si chiedono se dopo gli anni del bunga bunga, del vaffa day, delle sardine e del mojito in spiaggia, non si stia preparando la strada per l’ascesa di una classe politica più machiavellica e meno populista, in cui anche leader meno vicini a questa famosa “pancia” del paese, non stiano facendo in modo di ripristinare un ordine di competenza e equilibri, necessaria per rimettere in piedi l’Italia dopo la più grande crisi che l’epoca contemporanea ricordi. Renzi, forse non a caso infatti ha dichiarato

“Si parli più di politica estera”

E chi può essere in grado di farlo? incontrandosi con gli altri leader politici, per parlare di crisi, pandemia, restrizioni e politiche ambientali? Si parla, a partire dal prossimo autunno, di una possibilità che vengano razionate le risorse di energie di gas, in questo scenario, chi verrà scelto dai cittadini e dalla classe imprenditoriale del paese, per una nuova ripartenza?
Che sia proprio tra Calenda? e chi sarà al suo fianco in questa sua, nuova, corsa “solitaria” perle prossime elezioni?

Serena Basciani
Serena Bascianihttp://www.serenabasciani.it
Appassionata di Letteratura, critica letteraria e affascinata da tutti i Mass media a partire dalla smemoranda passando per la tv e arrivando ai social network. Giornalista. Content Editor e Consulente in Comunicazione per piccole e grandi aziende e per i liberi professionisti che vogliono investire nel lavoro di Personal Branding. Per 15 anni ufficio stampa di Annalisa Minetti ed al suo fianco in tutte le imprese sportive e musicali come Sanremo 2005, le paralimpiadi di Londra e la maratona di New York, Tale e Quale Show e Ora o Mai Più (trasmissioni di punta della prima serata Raiuno). Il lavoro in cui c’è tutta la sua anima è il libro di medicina narrativa, Prendersi Cura di Sè con le Parole di Simona Amorese, curato per Edizioni Gribaudo. Oggi al timone di Occhio Che come Direttore Editoriale e di altri portali tematici. Nel 2012, quando era Direttore del mensile Vivessere, è stata premiata come Direttore Responsabile più giovane in Italia dal circolo della stampa di Milano. Oggi studia e si aggiorna continuamente per applicare la passione della scrittura al mondo digitale.
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