lunedì, Settembre 25, 2023
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New Financial Technology, Criprovalute: Una Truffa tutta Italiana

Sono stati oltre seimila gli investitori truffati da New Financial Technology, una società di criptovalute originaria di Silea (Treviso) ma con sedi a Londra e Dubai. La truffa, tutta italiana, di questa società, si stima si aggiri intorno ad una cifra compresa tra i 40 ed i 100 milioni di euro. 2 dei tre soci fondatori sono spariti nel nulla lasciando questo messaggio:

“La società si è trovata ad affrontare problematiche interne non previste. Ha deciso di effettuare un riassetto tutelando per primo il capitale depositato dai clienti, programmando una restituzione. C’è tutta l’intenzione di rifondere ogni investitore per il flottante in lavorazione”

Da qui è scattato l’allarme tra gli investitori, che hanno aperto su Telegram il canale “I truffati della New Financial Technology”. Sono più di 500 gli iscritti che si scambiano notizie e possibili tempistiche per la restituzione dei fondi. Ci sono persone che dichiarano di aver investito anche oltre 200.000 euro in questo presunto affare. I fondatori della New Financial Technology erano tre, due di questi sembrano essersi dissolti nel nulla, il terzo, un avvocato romano, risulta ancora reperibile.

New Financial Technology, Arbitraggio tra Criptovalute

La New Financial Technology prometteva lauti guadagni grazie al meccanismo di arbitraggio tra criptovalute. Per i primi quattro anni, finché il mercato delle criptovalute era in forte crescita, questo sistema di investimenti ha funzionato, poi appena è iniziata la prima crisi del sistema delle criptovalute, sono iniziati i problemi. Gli esperti ed i presunti truffati, temono di trovarsi di fronte ad uno schema Ponzi.

Restituzione dei fondi a Dicembre 2022 ?

C’è però da dire che nelle ultime ore il tam tam su Telegram, riporta messaggi rassicuranti che verrebbero proprio dalle parole di uno dei tre soci. A quanto sembra infatti, uno di loro avrebbe garantito, non solo il rimborso totale, ma anche il recupero dei dividenti non percepiti dagli investitori nei mesi di Giugno e Luglio. Ci sono pareri discordanti su questo, non è dato sapere, infatti, se anche i dividendi di Luglio saranno compresi in questa offerta di risoluzione da parte della società. Quello che preoccupa chi deve avere indietro le somme investite, è se il capitale ci sia ancora, quindi se fatta eccezione della volontà o meno dei vertici, si possano erogare i fondi necessari per far rientrare tutti del proprio investimento. Se ci saranno o meno i rimborsi, non sarà cosa che si riuscirà a scoprire in tempi brevi, se quanto dicono le chat e le varie call che si stanno muovendo intorno a questo caso è vero, i primi soldi verranno restituiti agli investitori a partire da Dicembre 2022, dopo questa data la società si prenderà ancora sei mesi di tempo per portare a totale risoluzione il “problema“.

A Giugno Primi Segnali del Crack

All’inizio di Luglio c’erano stati i primi segnali che qualcosa non andava per il verso giusto, perché la società aveva bloccato gli ingressi di nuovi investitori. Il sistema iniziale, fluidissimo fino al mese di Giugno, aveva cominciato a dare problemi, probabilmente con il calo del valore del bitcoin. La speranza è che i sospetti di una grande truffa tutta italiana possano essere smentiti!

Serena Basciani
Serena Bascianihttp://www.serenabasciani.it
Appassionata di Letteratura, critica letteraria e affascinata da tutti i Mass media a partire dalla smemoranda passando per la tv e arrivando ai social network. Giornalista. Content Editor e Consulente in Comunicazione per piccole e grandi aziende e per i liberi professionisti che vogliono investire nel lavoro di Personal Branding. Per 15 anni ufficio stampa di Annalisa Minetti ed al suo fianco in tutte le imprese sportive e musicali come Sanremo 2005, le paralimpiadi di Londra e la maratona di New York, Tale e Quale Show e Ora o Mai Più (trasmissioni di punta della prima serata Raiuno). Il lavoro in cui c’è tutta la sua anima è il libro di medicina narrativa, Prendersi Cura di Sè con le Parole di Simona Amorese, curato per Edizioni Gribaudo. Oggi al timone di Occhio Che come Direttore Editoriale e di altri portali tematici. Nel 2012, quando era Direttore del mensile Vivessere, è stata premiata come Direttore Responsabile più giovane in Italia dal circolo della stampa di Milano. Oggi studia e si aggiorna continuamente per applicare la passione della scrittura al mondo digitale.
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