martedì, Maggio 30, 2023
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Famiglia moderna: com’è cambiato il concetto di famiglia nel tempo?

La famiglia è la prima forma di rapporto sociale che ognuno di noi vive, necessaria a sviluppare una personalità e un processo educativo. Nel corso degli anni il concetto di famiglia è stato plasmato, messo in discussione e rinnovato a seconda dei progressi socio-culturali vissuti.

La famiglia: le riforme più importanti

Fino agli anni cinquanta esiste un tipo di famiglia “tradizionale”: ruota attorno alla figura del pater familias ed è fondata sul matrimonio, su una precisa divisione (sbilanciata) dei ruoli tra i coniugi e sulla centralità dei figli. Nei decenni successivi con il processo di liberalizzazione della sfera sessuale, viene sempre meno necessario il legame istituzionale; nel 1970 è introdotto il divorzio, confermato dal referendum popolare del 1974, che sancisce il diritto di sciogliere il matrimonio qualora venga a mancare la comunione spirituale e materiale tra i coniugi. Nel 1975 il diritto di famiglia è riformato, i punti più rilevanti: completa parità giuridica e morale dei genitori e potestà genitoriale. E’ il 1978 quando è approvata la legge sull’interruzione volontaria della gravidanza, anch’essa confermata da un referendum.

Famiglia: spinte sociali ed economiche

Nel corso degli anni le donne, come denotano anche le riforme sopra citate, prendono coscienza dei loro diritti ed entrano a gamba tesa nel mondo del lavoro a rivendicare ciò che gli è sempre stato negato. Tutto questo determina, all’interno di un nucleo familiare, una maggiore e migliore divisione dei ruoli e delle cure parentali. Cambia, inoltre, profondamente l’atteggiamento delle coppie nei confronti della natalità: un tempo i figli erano un valore primario e un investimento per cui fare tanti sacrifici, oggi le coppie sono più orientate verso se stesse, preoccupate per il lavoro, per la propria sicurezza e per la sostenibilità economica futura. Il numero dei figli è così percepito anche come un costo ed è dunque radicalmente controllato.

La famiglia nell’opinione pubblica

Oggi, nel terzo millennio, sarebbe più opportuno e giusto parlare di famiglie. Famiglie arcobaleno, famiglie che si uniscono, che si lasciano e rimescolano, famiglie con un solo genitore e famiglie allargate. E’ proprio la scrittrice Chiara Gamberale nel suo podcast Gli Slegati a sostenere che le relazioni tra persone sono infinite. Tra le famiglie “tradizionali” e le persone sole, esiste una vastissima «terra di mezzo» abitata dagli Slegati. La Gamberale ci parla della professoressa di filologia romanza poliamorosa, della coppia che per salvarsi ha messo su un muro, della 37enne asessuale, dell’amante che chiede «libertà, sorrisi e qualche brivido» e dell’uomo sposato che convive con la madre. Tutte famiglie non convenzionali, alternative che non seguono canoni precostituiti, ma ne inventano di nuovi. Non tutti gli amori sono fatti per costruire una famiglia. E non tutte le famiglie sono fatte per avere figli.

Il caso di Cristiana Capotondi

Potrebbe tranquillamente far parte di un episodio di Slegati, la storia dell’attrice Cristiana Capotondi e dell’imprenditore Andrea Pezzi che sta facendo impazzire il web. Quindici anni insieme, la separazione, lei che resta incinta di un altro, ma chiede a lui di starle accanto almeno fino alla nascita della bambina. La Gamberale commenta così la vicenda

Mi piacerebbe una società che si stupisca di Totti e Blasi, non una che resta di stucco davanti a Pezzi e Capotondi, due “slegati” che si sono voluti bene e invece di farsi la guerra hanno trovato un modo per stare vicini. non battiamo ciglio davanti agli abomini di certe famiglie tradizionali, alle separazioni che finiscono in tribunale, ai bambini contesi.

Solitamente, quando si tratta di personaggi famosi e della fine delle loro relazioni, siamo abituati ad assistere a battaglie legali alla mercé della stampa e ad interviste offensive nei confronti del proprio o della propria ex. La Capotondi e Pezzi hanno dato prova di come gestire al meglio, secondo loro, la fine di un amore e hanno dimostrato quanto il concetto di famiglia, invece, possa essere fluido e mutevole. Questa storia ci mostra quanto sia leggermente anacronistico il concetto di famiglia “tradizionale”. Dunque, è l’ora di cambiare il nostro concetto di famiglia, dando priorità all’unica cosa che conta realmente in un nucleo famigliare: il benessere degli individui che lo vivono.

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