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A Tarquinia nascono 63 tartarughe caretta caretta: il Lazio si conferma polo di riproduzione

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La recente nascita di 63 tartarughe caretta caretta sulle spiagge di Tarquinia evidenzia un fenomeno sorprendente per la Regione Lazio: l’aumento delle nascite di queste specie marine nel litorale laziale. Questo evento non solo rappresenta un segnale positivo per la conservazione della fauna marina, ma evidenzia anche le sfide ambientali che queste creature affrontano a causa dell’inquinamento e delle attività umane. Con oltre 250 esemplari nati quest’anno, la situazione inizia a destare un certo ottimismo tra esperti e ambientalisti.

Una stagione fruttuosa per le tartarughe marine

Numeri in crescita lungo le coste laziali

Secondo quanto riportato dal giornalista Massimiliano Gobbi sul quotidiano IL TEMPO, il numero di tartarughe caretta caretta che sono nate lungo le coste del Lazio continua a crescere. Con oltre 250 nascite registrate in questa stagione, il litorale laziale sta emergendo come un’importante area di riproduzione per le tartarughe marine. Questo dato è particolarmente significativo considerando le difficoltà che queste specie affrontano a causa dell’inquinamento e della perdita di habitat.

Gli esperti del movimento Ecoitaliasolidale, come Piergiorgio Benvenuti e Cinzia Caruso, sottolineano l’importanza di proteggere questi nidi e garantire un ambiente sicuro per le nuove nascite. Oltre alle nascite avvenute a Tarquinia, sono stati registrati eventi significativi anche a Ostia, Castelporziano, Sabaudia, Fondi e Latina, dove sono stati scoperti nuovi nidi. Questa situazione promettente fa ben sperare per la crescita della popolazione di tartarughe nella Regione.

Incidente a Ostia: un salvataggio tempestivo

Un episodio particolare si è verificato tra il 16 e il 17 agosto, quando 39 tartarughe caretta caretta sono nate sulla spiaggia di Ostia. Le piccole tartarughe, confuse dall’inquinamento luminoso dei lampioni, si dirigevano verso la strada anziché verso il mare. Fortunatamente, due residenti hanno notato la situazione e hanno contattato le autorità competenti. Grazie all’intervento della Polizia, della Capitaneria di Porto e del biologo regionale Luca Marini, le tartarughe sono state messe in sicurezza.

Marini ha provveduto a sistemarle in una scatola di plastica con sabbia umida e successivamente sono state trasportate verso la spiaggia di Castelporziano, dove hanno potuto finalmente raggiungere il mare. Questo episodio mette in evidenza la necessità di una maggiore sensibilizzazione riguardo ai problemi legati all’inquinamento luminoso e alla vita marina, un tema particolarmente caro agli ambientalisti.

Sfide e minacce per le tartarughe caretta caretta

Impatti dell’inquinamento marino

La conservazione delle tartarughe caretta caretta si scontra con una serie di problemi legati all’inquinamento marino. Secondo gli esperti, si prevede che entro il 2050 ci saranno più rifiuti di plastica che pesci negli oceani, una realtà inquietante per molte specie marine. Le tartarughe, in particolare, sono tra gli animali più colpiti, poiché frequentemente scambiano la plastica per cibo, come le meduse, causando danni fatali al loro sistema digestivo.

In aggiunta alla plastica, le tartarughe devono affrontare anche altri pericoli come ami e reti abbandonate. Questi oggetti possono causare gravi infortuni o addirittura la morte delle tartarughe, che rimangono intrappolate e incapaci di nuotare. È stimato che nel Mediterraneo ogni anno oltre 130.000 tartarughe marine rimangono vittime di catture accidentalmente da parte dei pescatori, con un tasso di mortalità che supera i 40.000 annualmente.

Necessità di azioni di sensibilizzazione

Per affrontare queste problematiche, apparirà cruciale aumentare la sensibilizzazione sul tema dell’inquinamento. Gli esponenti di Ecoitaliasolidale, Benvenuti e Caruso, hanno enfatizzato l’importanza di stimolare la consapevolezza della società, invitando i cittadini a non lasciare rifiuti sulle spiagge e a evitare di abbandonare reti e ami in mare.

Inoltre, suggeriscono interventi pratici per migliorare la salute del litorale. Tra le proposte, la pulizia meccanica degli arenili e il posizionamento di luci artificiali progettate per ridurre l’inquinamento luminoso, al fine di non disorientare gli animali marini durante la loro migrazione verso il mare. Questi sforzi potrebbero giocare un ruolo significativo nel garantire un futuro più sicuro per le tartarughe.

Riconoscimenti e leggi a favore delle tartarughe

La Regione Lazio ha ricevuto plausi per il record delle nascite di tartarughe marine registrato quest’anno. Questi successi possono essere attribuiti all’impegno costante di istituzioni e associazioni per la protezione della fauna marina. Ridurre le minacce presenti nei loro habitat e educare la comunità sulla fragilità dell’ecosistema marino è cruciale per il futuro delle tartarughe caretta caretta e dell’ambiente marino in generale.

Giordana Bellante

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