Ultimo aggiornamento il 6 Gennaio 2024 by Redazione
È morto Ovidio Marras, il pastore che ha fermato la costruzione di un resort di lusso in Sardegna
Oggi, all’età di 93 anni, si è spento Ovidio Marras, il coraggioso pastore che ha bloccato la costruzione di un mega resort di lusso lungo la costa sud-occidentale della Sardegna. Questo tratto di costa, considerato uno dei più belli e incontaminati dell’isola, rischiava di essere compromesso dalla costruzione del resort. Marras ha combattuto contro un gigante immobiliare che aveva deviato l’antico stradello del suo podere per realizzare il progetto.
Affiancato dall’associazione Italia Nostra, Marras ha portato la Società Iniziative Agricole Sarde (Sitas) in tribunale. Dietro l’acronimo Sitas si celavano importanti gruppi finanziari e immobiliari italiani, come Benetton, Toti e Caltagirone, con il sostegno di Monte Paschi Siena. Questi potenti attori avevano messo gli occhi su una delle aree marine più belle dell’isola, nonostante i vincoli paesaggistici che la tutelavano.
Il rifiuto di Marras risale al 2010, quando ha respinto offerte economiche incredibili per vendere la sua terra alla Sitas. Con determinazione, ha dichiarato: “Guardate, io non vendo. Questa è la terra di mio padre e del padre di mio padre, e me la tengo. Voi qui intorno non avete il diritto di costruire“.
Nel 2018, la Sitas è stata dichiarata fallita dal tribunale di Cagliari. La richiesta di fallimento era stata presentata da alcune imprese di Teulada, coinvolte nella costruzione del resort situato a soli 312 metri dalla battigia di Malfatano-Tuerredda. Il resort era destinato alla gestione del gruppo Marcegaglia, ma i lavori sono stati interrotti a seguito delle vittorie giudiziarie di Ovidio Marras e di Italia Nostra. La storia di Marras ha fatto il giro del mondo, tanto che anche il New York Times ne ha parlato.
Ovidio Marras si è spento nella sua casa di famiglia a Teulada, dove si era ritirato a causa delle sue precarie condizioni di salute. La sua lotta per preservare la bellezza naturale della costa sarda rimarrà un esempio di coraggio e determinazione nella difesa dell’ambiente.
