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Aisla ottiene 51mila euro da Galbusera per sostenere la ricerca

Aisla riceve una donazione di 51mila euro da Galbusera per la ricerca sulla SLA

A pochi giorni dalla Giornata mondiale dell’abbraccio, che si celebra il 21 gennaio, l’Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica (Aisla) ha ricevuto una generosa donazione da parte di Galbusera. L’azienda ha devoluto la somma di 51mila euro per sostenere la ricerca sulla malattia rara. Questo gesto rappresenta un vero e proprio abbraccio per i pazienti colpiti dalla SLA, un gesto sincero e puro che può fare una grande differenza nella loro vita.

La campagna ‘Il Buon Gusto della Ricerca’ di Galbusera

La campagna ‘Il Buon Gusto della Ricerca’, promossa da Galbusera, è stata lanciata a novembre 2023 e ha ottenuto un’adesione significativa. Grazie alla vendita dei cioccolatini Caffarel al prezzo simbolico di 1 euro, sono stati raccolti 37mila euro. L’azienda ha poi scelto di integrare la cifra raccolta, portando la donazione totale a 51mila euro. Questo dimostra l’impegno di Galbusera nel sostenere la ricerca scientifica e nel contribuire alla lotta contro la SLA.

Un gesto di solidarietà che fa la differenza

La donazione di 51mila euro da parte di Galbusera ad Aisla rappresenta un gesto di solidarietà che può fare davvero la differenza nella vita dei pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica. La SLA è una malattia rara e devastante che colpisce il sistema nervoso, causando la progressiva degenerazione dei neuroni motori. Attualmente non esiste una cura definitiva per questa malattia, ma la ricerca scientifica sta facendo progressi significativi nel comprendere meglio la sua natura e nel trovare nuove terapie.

Come ha sottolineato Mario Rossi, presidente di Aisla, “questa donazione è un abbraccio che arriva dritto al cuore dei pazienti e delle loro famiglie. Grazie a questa generosa contribuzione, potremo sostenere la ricerca scientifica e offrire un supporto concreto a chi vive con la SLA. È un gesto che ci dà speranza e ci fa sentire meno soli nella nostra battaglia quotidiana”.

La generosità di Galbusera e l’impegno di Aisla nella lotta contro la SLA sono esempi di come la collaborazione tra il settore privato e le organizzazioni non profit possa portare a risultati concreti. La ricerca scientifica è fondamentale per trovare nuove soluzioni e migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da malattie rare come la SLA. Grazie a gesti come questo, si può fare una differenza significativa e offrire speranza a chi ne ha più bisogno.

Redazione

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