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Asilo paritario di Olbia sotto accusa: cresce il numero di bambini allontanati ingiustamente

Contesto: Un asilo paritario per l’infanzia di Olbia è al centro di una controversia a causa dell’aumento dei casi di bambini ingiustamente allontanati dalle educatrici della struttura. Dopo il caso di un bambino di quattro anni ritenuto “troppo vivace” ed espulso a maggio, altre due coppie di genitori hanno deciso di denunciare le loro esperienze, affidandosi all’avvocata Oriana Erittu, che sta già seguendo il primo caso.

“Presunte discriminazioni all’asilo paritario di Olbia: tre casi emblematici”

“Bambini allontanati ingiustamente per presunta iperattività o autismo”

Il primo caso risale a novembre 2021, quando un bambino è stato espulso dopo soli tre giorni di inserimento nell’asilo, nonostante i genitori avessero già pagato la retta. La motivazione addotta dalle educatrici era che il bambino era ritenuto autistico. Tuttavia, non è chiaro se fosse stata effettuata una diagnosi ufficiale o se si trattasse solo di un’impressione personale delle educatrici.

Il secondo caso riguarda una bambina iscritta per l’anno scolastico 2023. genitori sono stati costretti ad assumere un educatore privato aggiuntivo per far fronte alle presunte esigenze della bambina, considerata “troppo vivace” ed “ingestibile” dalle educatrici. Anche in questo caso, la bambina è stata infine allontanata dalla struttura.

“‘avvocata Oriana Erittu chiede un’indagine amministrativa sull’asilo paritario di Olbia”

“La legale denuncia l’atteggiamento discriminatorio e selettivo della scuola”

‘avvocata Oriana Erittu, che sta seguendo questi casi, ha fatto una segnalazione che ha portato all’apertura di un’indagine amministrativa da parte dell’Ufficio scolastico regionale. La legale ha sottolineato che questi tre casi sono solo l’inizio e che ci sono altre segnalazioni in sospeso.

‘avvocata Erittu ha formalmente chiesto all’Ufficio scolastico regionale di prendere atto delle segnalazioni e di effettuare le dovute verifiche nell’istituto scolastico. La scuola paritaria riconosciuta, infatti, riceve finanziamenti regionali ed è equiparata a un istituto pubblico.

Tuttavia, secondo la legale, la scuola continua a mantenere un atteggiamento discriminatorio e selettivo nei confronti dei minori, in totale dispregio della legge 62/2000, che tutela i diritti dei bambini con disabilità nel sistema educativo.

‘avvocata Erittu è determinata a portare avanti questi casi per garantire che tutti i bambini abbiano accesso a un’istruzione equa e inclusiva, indipendentemente dalle loro abilità o presunte disabilità.

Luisa Pizzardi

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