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Assolti dalle accuse più gravi, ma condannati per falso: il verdetto sul caso della strage della discoteca di Corinaldo

La sentenza sul processo bis relativa alla tragedia della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, in cui persero la vita sei persone, tra cui cinque minorenni, è stata emessa ieri pomeriggio al tribunale di Ancona. giudici hanno assolto gli imputati dalle accuse più gravi, ovvero quelle di omicidio colposo plurimo e disastro colposo, ma hanno emesso condanne per falso ideologico nei confronti di alcuni amministratori e responsabili della sicurezza del locale.

familiari delle vittime, però, non hanno accolto con favore il verdetto, definendolo “vergognoso”.E’ una sentenza che ha ucciso di nuovo i nostri figli“, ha commentato Fazio Fabini, padre di Emma, una delle vittime. “Non riconosco più questo Stato“, ha aggiunto. Anche Paolo Curi, marito di Eleonora, una delle vittime, ha espresso il suo disappunto: “Ci hanno lasciati soli. E’ scomodo condannare certe persone“.

La sentenza arriva a due anni dall’inizio del processo, che ha visto quasi 50 udienze e nove imputati. La discoteca Lanterna Azzurra era stata teatro di una fuga di massa nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018, causata dallo spruzzo di una sostanza urticante ad opera di una banda di ladri di collanine. La calca che ne era seguita aveva provocato la morte di sei persone, tra cui cinque minorenni e una donna di 39 anni.

Il processo si è concentrato sugli aspetti amministrativi legati alla sicurezza del locale e ai permessi rilasciati dalla commissione di pubblico spettacolo alla discoteca. La Procura aveva chiesto condanne per un totale di 50 anni di reclusione per tutti gli imputati, sostenendo che la discoteca non avrebbe dovuto essere aperta. Tuttavia, i giudici hanno ritenuto che non ci fossero prove sufficienti per dimostrare la responsabilità degli imputati nelle accuse più gravi.

Le condanne, invece, sono arrivate per falso ideologico, con pene che vanno da un anno a un anno e due mesi di reclusione, tutte sospese per i benefici di legge. Tra gli imputati condannati ci sono l’ex sindaco di Corinaldo Matteo Principi, il responsabile del Suap Massimo Manna, Francesco Gallo dell’Asur ex area vasta 2 di Senigallia, Massimiliano Bruni, esperto di elettronica, Stefano Martelli della polizia locale e Rodolfo Milani, vigile del fuoco. Inoltre, è stata condannata anche la società Magic Srl, che gestiva la discoteca, ad una sanzione amministrativa di 90.300 euro.

La sentenza ha lasciato un senso di amarezza tra i familiari delle vittime, che hanno visto sfumare la possibilità di ottenere giustizia per i loro cari. Non c’è nessuna vittoria, solo ulteriore sofferenza per chi ha perso i propri cari*,” ha commentato l’ex sindaco Principi.

Giordana Bellante

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