Ultimo aggiornamento il 11 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi
Un’emergenza sanitaria si staglia all’orizzonte con l’approssimarsi della stagione influenzale. Alla fine del 2023, i contagi influenzali hanno subito una netta impennata, acuiti dalla concomitante diffusione del Covid-19 e del virus respiratorio sinciziale . Gli esperti del settore, tra cui Emanuele Nicastri e Francesco Vairo dell’INMI Spallanzani di Roma, invitano a prestare la massima attenzione e a considerare la vaccinazione come l’unica arma efficace per proteggere le fasce piĆ¹ vulnerabili della popolazione, come gli anziani, i soggetti fragili e gli immunodepressi.
Il quadro allarmante dei contagi influenzali
Un incremento preoccupante dei casi
Il 2023 si chiude con un forte incremento dei contagi influenzali, che hanno raggiunto livelli allarmanti in diverse regioni italiane. Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, si registra un incremento dei casi autenticamente preoccupante, con un probabile picco che potrebbe interrompere l’equilibrio preesistente in cui le malattie respiratorie di stagione, come l’influenza, coesistono con il Covid-19 e l’RSV. Sfruttando la ricca esperienza accumulata, i medici avvertono che tale miscela di patogeni potrebbe avere conseguenze devastanti, al punto che il numero di decessi potrebbe comportare la scomparsa simbolica di una cittĆ italiana di provincia di circa 20 mila abitanti.
L’importanza della vaccinazione
La vaccinazione contro l’influenza, il Covid-19 e l’RSV emerge come lāunico strumento di prevenzione raccomandato per le categorie a maggior rischio. Tuttavia, lāattuale scenario vaccinale ĆØ da considerarsi allarmante: le vaccinazioni antinfluenzali dell’anno scorso hanno visto una riduzione della copertura immunitaria, scesa dal 20,2% al 18,9%. Il calo di immunizzazione tra la popolazione over 65 ĆØ particolarmente preoccupante, con una diminuzione stimata del 53%. Nicastri ĆØ chiaro nel definire il problema, sottolineando che āle complicazioni dovute all’influenza provocano annualmente 5.000-10.000 decessi.ā
La preoccupazione per la prossima stagione influenzale
Quale scenario ci attende?
Francesco Vairo, supervisore del Servizio regionale di Sorveglianza delle Malattie Infettive nello stesso ospedale romano, risponde all’interrogativo su come si presenterĆ la stagione influenzale imminente. Le indicazioni provenienti dall’emisfero australe, dove la stagione influenzale ha giĆ attecchito, suggeriscono un’incidenza significativa di casi di sindromi simil-influenzali. Con il quadro epidemiologico che mostra una coesistenza di influenza, Covid e RSV, Vairo avverte che la situazione potrebbe richiedere un’azione decisiva nel campo della vaccinazione per far fronte a uno scenario potenzialmente critico.
Pianificazione vaccinale
Per affrontare tale scenario, gli esperti sollecitano la popolazione, in particolare gli anziani e i soggetti a rischio, a pianificare sin da ora la loro campagna vaccinale. Nicastri raccomanda di contattare il medico di famiglia per organizzare un calendario vaccinale che possa efficacemente prevenire le forme gravi delle patologie in circolazione. Il suggerimento ĆØ di considerare la somministrazione dei vaccini in una sede unica, un’ottima soluzione per ottenere una copertura immunitaria integrata.
La battaglia contro la resistenza vaccinale
Superare la stanchezza vaccinale
Uno dei principali ostacoli nellāemergenza pandemica ĆØ rappresentato dalla cosiddetta āstanchezza vaccinaleā, un fenomeno crescente che ha portato molte persone a relazionarsi con la vaccinazione come un’esigenza sempre meno urgente. Nicastri sottolinea che āvaccinare una persona sana contro patologie che potrebbero non manifestarsi ĆØ potenzialmente controintuitivo.ā Per questo motivo, bisogna informare la popolazione sui possibili effetti collaterali, senza trascurare lāimportanza di prevenire le forme gravi di malattia.
Focus sull’RSV e sugli adulti
Il virus respiratorio sinciziale, storicamente associato ai piĆ¹ piccoli, ha un impatto considerevole anche sugli adulti, specialmente sulla popolazione sopra i 60 anni. I dati delle societĆ scientifiche esplorano lāampiezza del fenomeno, stimando circa 3 milioni di casi di sindromi respiratorie acute, oltre 465.000 ricoveri ospedalieri e circa 33.000 decessi correlati allāRSV in Europa tra la fascia di etĆ considerata. Con simili cifre, risulta vitale che anche le persone sane, che non rientrano nei gruppi a rischio, considerino la vaccinazione, soprattutto se operanti in settori a rischio come la sanitĆ o i trasporti pubblici.
La situazione sanitaria impone una vigilanza costante e una pianificazione incisiva delle campagne vaccinali, con l’obiettivo di tutelare la salute pubblica e limitare potenziali perdite di vita durante la stagione influenzale. Il messaggio ĆØ chiaro: āla prevenzione ĆØ fondamentale e la responsabilitĆ collettiva deve prevalere.ā