Aumento del 55% del valore Dop e Igp nel Nord est grazie a Ismea-Qualivita - avvisatore.it
Le quattro regioni del Nord-Est dell’Italia, ovvero Veneto, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige, rappresentano oltre la metà (55%) del valore nazionale delle Denominazioni di Origine Protetta (Dop) e Indicazioni Geografiche Protette (Igp). Questo è quanto emerge dal XXI rapporto Ismea Qualivita presentato a Roma, che evidenzia una crescita del settore del quasi il 6% rispetto all’anno precedente. In particolare, Veneto e Emilia-Romagna si confermano le prime regioni in assoluto per valore economico.
Sebbene il Nord-Est sia la regione con il valore più alto delle Dop e Igp, è il Nord-Ovest a presentare l’incremento maggiore (+12%). Questo risultato è trainato principalmente da Piemonte e Lombardia, con quest’ultima che registra la crescita più alta nel 2022 (+318 milioni di euro). Il Centro Italia, guidato dalla Toscana, segna un aumento del 4%, mentre l’area “Sud e Isole” registra un ulteriore incremento del 3%, grazie soprattutto alle regioni Campania (+9%), Sardegna (+19%) e Abruzzo (+9%).
Nel 2022, il comparto del cibo Dop Igp raggiunge numeri record, sfiorando i 9 miliardi di euro di valore all’origine. La crescita annua è del 9%, mentre il trend in dieci anni è del 33%. Il fatturato al consumo finale supera i 17 miliardi di euro, registrando un aumento del 6%. Questi risultati sono il frutto dell’impegno di oltre 85.000 operatori e 550.000 occupati, che lavorano all’interno di 168 Consorzi di tutela autorizzati dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Masaf) e seguiti da 41 Organismi di controllo.
L’export del comparto raggiunge i 4,6 miliardi di euro, con un aumento del 6% rispetto all’anno precedente e del 66% rispetto al 2012. Questo risultato è dovuto principalmente al recupero dei mercati Extra-UE, che registrano un incremento del 10%. Per quanto riguarda la produzione di vino imbottigliato Dop Igp, dopo il forte aumento nel 2021, si registra un leggero ridimensionamento nel 2022, con una produzione di 26 milioni di ettolitri (-4% rispetto all’anno precedente).
Negli ultimi due anni, gli italiani hanno aumentato la spesa per gli acquisti alimentari domestici, e questo vale anche per i prodotti Dop e Igp. Le vendite dei principali prodotti a peso fisso e variabile nella Grande Distribuzione Organizzata (GDO) hanno superato i 5,4 miliardi di euro nel 2022, registrando un aumento del 3% rispetto all’anno precedente. In particolare, la dinamica è più sostenuta per il cibo (+5,6%) rispetto al vino (-2,5%), che risente della ripresa del settore del “fuori casa”.
I dati relativi ai primi nove mesi del 2023 indicano un ulteriore aumento del 10% della spesa alimentare nella GDO, mentre gli acquisti di prodotti a marchio Dop e Igp registrano un incremento leggermente più contenuto (+8%). Inoltre, cresce la rilevanza del canale Discount per una fetta significativa di prodotti Dop e Igp, mentre l’incidenza delle vendite in promozione per i prodotti IG nella GDO si attesta al 21,5%.
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