Aumento reinfezioni con variante Covid Pirola JN.1: studio italiano - avvisatore.it
Uno studio italiano condotto da Massimo Ciccozzi e Fabio Scarpa ha analizzato la variante JN.1 del Covid-19, classificata come “variante di interesse” (Voi) dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Secondo Ciccozzi, “i dati elaborati ci dicono che va seguita e monitorata, ma non preoccupa più delle altre che abbiamo visti in questi mesi”. Tuttavia, è importante notare che con la variante JN.1 aumentano le reinfenzioni. Ciccozzi spiega: “Chi è stato contagiato a fine estate o inizio autunno, magari con Pirola, può anche essere ricontagiato di nuovo”.
La variante JN.1 è considerata una “figlia” della variante Pirola (BA.2.86), ma secondo Ciccozzi non ha una diffusione più veloce rispetto alle altre varianti. Tuttavia, presenta una mutazione (L445S) nella stessa regione di Pirola, che potrebbe comportare un rischio di escape immunologico. Pertanto, è necessario monitorare attentamente questa variante, anche se non è più aggressiva delle precedenti varianti Omicron.
L’epidemiologa Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico per Covid-19 all’Oms, sottolinea che tutti i vaccini anti-Covid approvati continuano a proteggere contro la malattia grave e la morte, compresa la variante JN.1. In un video diffuso dall’Oms, Van Kerkhove afferma che, oltre al Covid-19, ci sono altre infezioni respiratorie in aumento a livello globale, come l’influenza e altri virus e batteri. Con l’arrivo dell’inverno e le festività natalizie, le persone trascorrono più tempo in ambienti chiusi, favorendo la trasmissione di questi patogeni per via aerea.
Van Kerkhove sottolinea che il virus Sars-CoV-2 sta continuamente evolvendo e circolando in tutto il mondo. I sottolignaggi XBB rappresentano circa il 68% delle sequenze condivise globalmente, mentre i sottolignaggi BA.2.86, noti come famiglia Pirola, sono un altro gruppo importante. Tuttavia, la variante JN.1 è quella che richiede maggiore attenzione. Può causare l’intero spettro della malattia, dall’infezione asintomatica alla malattia grave e alla morte, in modo simile ad altre varianti Omicron.
L’Oms consiglia agli Stati membri di continuare a sorvegliare, sequenziare e condividere tempestivamente le sequenze del virus per valutare la sua circolazione e adottare misure adeguate. È fondamentale utilizzare tutti gli strumenti di protezione disponibili per difendersi dall’infezione, come l’uso di mascherine, il distanziamento sociale e una buona igiene delle mani. In caso di contagio, è importante rivolgersi a un medico e, quando è il proprio turno, vaccinarsi per prevenire la malattia grave e la morte.
In conclusione, la variante JN.1 del Covid-19 richiede attenzione e monitoraggio, ma non sembra essere più preoccupante delle altre varianti. I vaccini approvati continuano a essere efficaci nella protezione contro la malattia grave e la morte. È importante seguire le linee guida dell’Oms per proteggersi e prevenire la diffusione del virus.
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