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Autostrade riprende gestione A24/A25: Strada dei Parchi torna sotto controllo

Strada dei Parchi riprende la gestione delle autostrade A24 e A25

Dopo circa 18 mesi di gestione provvisoria da parte dell’Anas, Strada dei Parchi ha ufficialmente ripreso la gestione delle autostrade A24 e A25. Questo è stato possibile grazie al decreto Anticipi approvato dal Parlamento, che ha risolto un lungo contenzioso con lo Stato. La revoca della concessione autostradale, avvenuta nel luglio 2022, è stata espropriata dalla concessionaria del Gruppo Toto. Questa concessione, ottenuta tramite gara pubblica, è stata revocata dal Governo precedente sulla base di ipotesi infondate. Tali ipotesi sono state smentite dalle relazioni ministeriali incomplete e dalle valutazioni errate, come confermato dal Parlamento senza opposizioni. Inoltre, sono state avviate indagini da alcune Procure della Repubblica per presunte inadempienze nella manutenzione delle infrastrutture autostradali.

Sentenze dei Tribunali dell’Aquila e di Teramo smentiscono le accuse

Due sentenze dei Tribunali dell’Aquila e di Teramo hanno radicalmente smentito le accuse mosse contro i vertici di Strada dei Parchi. Questi sono stati assolti con formula piena perché il fatto non sussiste. Questo atto senza precedenti ha portato il Gruppo Toto a fronteggiare una situazione gestionale molto complicata, mai registrata nei suoi oltre 60 anni di storia. In questo contesto, Strada dei Parchi è stata costretta a ricorrere alla procedura di concordato preventivo, ma grazie al reintegro nella concessione, la situazione si è risolta positivamente.

Fabris: “Giustizia è stata fatta”

Mauro Fabris, vicepresidente di Strada dei Parchi, ha espresso la sua gratitudine ai dipendenti e al governo. Ha ringraziato il Governo, il Parlamento e in particolare i parlamentari del territorio per aver riconosciuto e corretto l’errore precedente. Ha anche ringraziato le Istituzioni locali, in particolare la Regione Abruzzo, per aver rappresentato l’importanza di avere un’infrastruttura ben gestita e sicura, e i rischi potenziali per l’economia locale derivanti dalla situazione critica del Gruppo Toto, che impiega oltre 1700 persone sul territorio. Fabris ha concluso affermando: “Giustizia è stata fatta. L’onore, le capacità e la serietà dell’azienda sono state finalmente riconosciute. Riprendiamo con più vigore di prima il nostro servizio al territorio”.

Redazione

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