BigMama racconta il suo drammatico passato di bullismo all’Onu: la forza dei sogni per superare le avversità

Bigmama Racconta Il Suo Dramma

BigMama racconta il suo drammatico passato di bullismo all'Onu: la forza dei sogni per superare le avversità - avvisatore.it

BigMama: dall’Ariston all’Onu

La rapper e attivista Marianna Mannone, conosciuta come BigMama, ha portato il suo messaggio di uguaglianza e denuncia del bullismo e del body shaming all’Assemblea Generale dell’Onu, in un evento che ha visto la partecipazione di duemila liceali provenienti da tutto il mondo. Parlando in inglese, ha condiviso la sua esperienza personale, sottolineando:

«Per tutta la vita mi hanno fatto credere di essere completamente sbagliata. Il mio fisico faceva sì che la gente mi giudicasse come ‘non abbastanza’ ancor prima di conoscermi veramente. Una persona grassa, nell’immaginario degli altri, è vista come svogliata, pigra, non attiva, non intelligente, senza voglia di migliorare. Per una persona come me, sognare sembrava inutile.”

La storia di BigMama: dal bullismo alla rinascita

Originaria di un piccolo paese con una mentalità ristretta, BigMama ha raccontato di aver subito anni di bullismo verbale e fisico, con ogni giorno segnato da parole di odio e discriminazione legate al suo aspetto fisico. A 13 anni ha scritto il suo primo pezzo, “charlotte”, che affronta temi come il suicidio e l’autolesionismo, mantenendolo privato per tre anni prima di condividerlo su YouTube. Questo è stato il punto di svolta che ha dato vita a BigMama e alla sua carriera musicale.

Sangue: il nuovo album di Marianna Mannone

A soli 24 anni, Marianna Mannone si prepara al lancio del suo nuovo album “Sangue” in occasione della festa della donna. Questo nuovo lavoro musicale, caratterizzato da testi meno aggressivi, mira a raggiungere un pubblico più ampio, racchiudendo ogni sfaccettatura della sua vita. Marianna ha affrontato momenti difficili, come la malattia, un linfoma di Hodgkin diagnosticato mentre stava per firmare il suo primo contratto discografico. Dopo dodici sessioni di chemioterapia, ha trovato nella musica la forza per guarire e per imparare a valorizzarsi:

«La musica mi ha veramente salvata. Ho imparato che merito di essere al primo posto, di amarmi e di salvare me stessa, perché se non lo faccio io, nessun altro lo farà per me. Come dice La Rabbia Non Ti Basta, credere nei propri sogni salva.”

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