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Cacciatore senza licenza uccide illegalmente 80 cervi e daini nel Novarese

80 ungulati uccisi in un’area agricola di Novara: agricoltore indagato

Un’operazione condotta dai carabinieri forestali di Lesa, con il supporto dei nuclei forestali di Novara e Oleggio, ha portato alla scoperta di un macabro scenario in un’area agricola di Agrate Contubria, in provincia di Novara. Sono stati trovati ottanta ungulati, tra cervi e daini, uccisi brutalmente. L’operazione è stata eseguita in seguito a decreti di perquisizione e ispezione emessi dalla Procura di Novara per reati di uccisione di animali per crudeltà e senza necessità, porto abusivo di armi e furto venatorio. L’indagato è un agricoltore residente nella zona.

Carcasse di ungulati maschi trovate con segni di colpi di arma da fuoco

Le indagini sono state avviate dopo una segnalazione che ha portato i militari a scoprire numerose carcasse nella zona. Le carcasse, prevalentemente di ungulati maschi, presentavano evidenti segni di essere state abbattute con colpi di arma da fuoco. Ciò che ha destato sospetti è stato il fatto che tutti i capi sono stati uccisi in breve tempo, senza che venissero prelevate parti per scopi alimentari o trofei. Gli inquirenti hanno quindi concentrato le indagini su un agricoltore che non possedeva una licenza di caccia. Durante l’ispezione degli animali, sono state trovate munizioni che sono state successivamente confrontate con le armi in possesso dell’uomo. Durante la perquisizione, i carabinieri hanno sequestrato dodici armi a canna lunga destinate all’uso sportivo, una pistola, coltelli da caccia, munizioni, un trofeo di cervo, puntatori e ottiche di precisione, nonché un laccio metallico. Sono stati sequestrati anche i dispositivi informatici dell’agricoltore per ulteriori analisi forensi.

Inchiesta in corso per uccisione di animali e altri reati

L’agricoltore è attualmente indagato per uccisione di animali per crudeltà e senza necessità, porto abusivo di armi e furto venatorio. Le indagini sono ancora in corso per determinare le circostanze esatte dell’uccisione degli ungulati e per accertare se ci siano altre persone coinvolte. L’uccisione di animali selvatici senza una valida ragione è un reato punibile dalla legge italiana. L’operazione dei carabinieri forestali ha permesso di porre fine a questa serie di uccisioni illegali e di avviare le indagini necessarie per far luce su questa vicenda.

Redazione

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