Caldo record e tragedie: l'ondata di calore che flagella l'Italia - Occhioche.it
Non ci sono buone notizie per chi soffre il caldo con l’arrivo imminente di temperature estreme che promettono di raggiungere picchi da record fino alla fine di luglio. I meteorologi avvertono del pericolo imminente derivante dall’anticiclone africano, prevedendo un’impennata delle temperature che potrebbero raggiungere i 40 gradi in diverse città.
Il caldo torrido ha già fatto registrare tragiche conseguenze. Tre anziani hanno perso la vita, uno a Roma e due in Puglia, a causa delle alte temperature e delle condizioni climatiche estreme. Le vittime sono state colpite da malori che si sospetta siano stati causati proprio dall’afa eccessiva.
Le previsioni meteo indicano che anche le zone montane saranno interessate da questa ondata di calore eccezionale, con temperature previste fino a 24 gradi a 1.500 metri, superando le registrazioni del 2012 durante un precedente anticiclone africano. Si prevedono punte di calore estreme con 42 gradi a Foggia e Taranto, 41 gradi a Benevento, Siracusa, Firenze, e Terni, 40 gradi ad Agrigento, Caserta e Ferrara.
Il pericolo incendi è altissimo, soprattutto nelle regioni già flagellate dalla siccità come la Sicilia, dove i vigili del fuoco si stanno mobilitando per spegnere numerosi roghi che minacciano le terre. Anche in Sardegna e in Abruzzo le temperature elevate alimentano l’afa e contribuiscono a creare condizioni favorevoli agli incendi.
Nelle grandi città del centro-sud, come Roma, i turisti e i residenti affrontano a fatica il caldo intenso, cercando riparo sotto ombrelli e cappelli. Le amministrazioni locali stanno adottando misure urgenti per contrastare gli effetti delle temperature elevate, intensificando le operazioni di pulizia e sanificazione delle strade per migliorare la qualità dell’aria.
Mentre al sud si combatte il caldo estremo, al nord l’Italia è alle prese con forti temporali e venti violenti che stanno causando danni e disagi. Dalle cadute di alberi alla frane, diverse aree del nord sono state colpite da condizioni meteorologiche avverse che hanno richiesto l’intervento tempestivo delle autorità per garantire la sicurezza dei cittadini.
Nonostante le avversità, ci sono segnali di ripresa: il centro di Breuil-Cervinia, colpito dall’alluvione di fine giugno, ha potuto riaprire al traffico pedonale e alcune attività turistiche stanno tornando alla normalità, portando una nota di speranza dopo le difficoltà incontrate.
In un’età segnata dai cambiamenti climatici e dalle estreme oscillazioni meteorologiche, l’Italia si trova di fronte a sfide sempre più impegnative, con la necessità di adottare strategie di gestione del territorio e di adattamento per far fronte agli eventi climatici estremi.
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