Caos gestionale nelle carceri campane: carenza di personale e disorganizzazione denunciate dai sindacati di polizia penitenziaria - Occhioche.it
sindacati di polizia penitenziaria Sinappe, Uil Pa Pp, Cisl Fns e Cnpp hanno espresso forti preoccupazioni riguardo alla gestione delle carceri nella regione Campania, evidenziando una serie di problemi legati alla carenza di personale, alla disorganizzazione e alla mancanza di trasparenza nei provvedimenti amministrativi.
Le carceri campane sono al collasso e i sindacati di polizia penitenziaria non hanno più parole per descrivere la confusione gestionale che caratterizza il provveditore regionale. provvedimenti amministrativi, che dovrebbero essere caratterizzati da buon senso, trasparenza ed equità, sono diventati disposizioni unilaterali illogiche e contraddittorie, spesso sottratte al confronto con le organizzazioni sindacali.
In questo contesto di disorganizzazione generale, a farne le spese sono i poliziotti penitenziari, lasciati soli e in balia di un caos organizzativo senza precedenti. Un esempio emblematico è quanto accaduto al carcere di Avellino, dove per sopperire alla carenza di risorse umane sono stati inviati a prestare servizio gli Ispettori del Nucleo traduzioni provinciale, già in estrema sofferenza, sguarnendolo così di ulteriori unità.
sindacati sottolineano che anche i Nuclei Traduzioni non riescono più a garantire i servizi essenziali quali le traduzioni per visite ambulatoriali dei detenuti e i permessi con scorta degli stessi. Nonostante ciò, dal Provveditorato di Napoli vengono inviate diverse unità, tra cui anche ispettori, per la vigilanza ai seggi elettorali, nonostante la fortissima emorragia di organico che sta investendo le carceri e i Nuclei della Regione Campania.
Già lo scorso 31 maggio, nel corso di una manifestazione di protesta regionale, i sindacati avevano denunciato la scellerata gestione organizzativa, come la decisione di trasferire gran parte delle detenute del carcere di Pozzuoli, dichiarato inagibile, all’ICAM di Lauro e al Reparto Semilibertà di Secondigliano, reparti per niente idonei alla custodia delle ristrette, sia sotto il profilo strutturale che della sicurezza, in situazioni di promiscuità e commistione con circuiti detentivi meno sicuri.
Un’altra questione spinosa riguarda le assegnazioni dei dirigenti di Polizia Penitenziaria in regione, frutto di un pasticcio amministrativo senza eguali, tale che alcuni istituti risultano sguarniti delle figure apicali e altri in esubero, con provvedimenti estemporanei privi di logica e di buon senso.
Di fronte a questa situazione, le organizzazioni sindacali Sinappe, Uil Pa Pp, Cisl Fns e Cnpp denunciano la scandalosa gestione delle carceri e dei servizi penitenziari in Campania e annunciano ulteriori forme di protesta con l’immediata interruzione delle relazioni sindacali con il Provveditore Regionale, chiedendo l’intervento dei vertici del Dap nonché del ministro per porre rimedio alla deriva del sistema penitenziario campano.
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