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Cassazione: Applicare legge Scelba contro saluto romano. La Russa: Sentenza autoesplicativa.

La sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione sul saluto fascista

Le Sezioni Unite della Cassazione hanno emesso una sentenza che chiarisce la questione del saluto fascista. Dopo una serie di sentenze discordanti, la Corte ha finalmente stabilito che il saluto romano può costituire un reato. La decisione è stata accolta con rispetto e interesse da parte del presidente del Senato, Ignazio La Russa, che attendeva una chiara posizione sul tema.

Un nuovo processo di appello per gli imputati

Dopo tre ore di camera di consiglio, la Suprema Corte ha deciso di disporre un nuovo processo di appello per gli otto imputati che erano stati assolti in primo grado ma poi condannati in secondo grado. Il procuratore generale aveva chiesto la conferma della condanna, sostenendo che il saluto fascista rappresenta un pericolo concreto per l’ordine pubblico e quindi rientra nel perimetro punitivo della legge Mancino. Tuttavia, i giudici non escludono completamente il richiamo a questa legge.

La violazione della legge Mancino

Secondo le Sezioni Unite, in determinate condizioni, il saluto fascista può configurare anche la violazione della legge Mancino, che vieta le manifestazioni esteriori di organizzazioni che incitano alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. I due reati possono quindi concorrere sia materialmente che formalmente, a seconda delle circostanze. Le Sezioni Unite hanno “riqualificato” i fatti in base all’articolo della legge del 1952 che punisce chi compie manifestazioni del disciolto partito fascista o di organizzazioni naziste.

Le reazioni alla sentenza

Le difese degli imputati accolgono positivamente la sentenza, affermando che il saluto romano non è un reato se non vi è il tentativo di ricostituire il partito fascista o programmi di discriminazione. Tuttavia, l’avvocato dell’Anpi sostiene che la decisione stabilisce criteri fondamentali per distinguere i saluti romani come espressione individuale da quelli che richiamano segni e rituali fascisti e possono essere considerati come una ricostituzione del partito fascista. Casapound, invece, considera la sentenza una vittoria storica e annuncia che continueranno a fare il saluto romano.

In conclusione, la sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione ha stabilito che il saluto romano può costituire un reato se associato al pericolo concreto di riorganizzazione del partito fascista. La decisione ha suscitato diverse reazioni, ma spetta alla magistratura dimostrare in concreto se il saluto romano viola effettivamente la legge.

Redazione

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