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Chi ha assassinato John Fitzgerald Kennedy e Martin Luther King? Nuove rivelazioni sulla verità storica

Documenti segreti, fino ad oggi custoditi con grande riserbo, stanno per essere resi pubblici. La CIA, che ha sempre mantenuto il segreto su queste informazioni, dovrà ora rivelare dettagli cruciali riguardanti gli omicidi di John Fitzgerald Kennedy, Robert Kennedy e Martin Luther King. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha già avuto accesso a questi documenti e ha commentato: «Roba grossa!».

Pubblicazione dei documenti

La pubblicazione di questi documenti, che riguardano eventi drammatici degli anni Sessanta, potrebbe finalmente fare luce su tre omicidi che hanno segnato la storia americana. Tim Tate, un noto giornalista d’inchiesta britannico e autore del bestseller The assassination of Robert Kennedy: crime, conspiracy and cover up, ha dichiarato che la CIA ha sempre rifiutato di rendere pubblici i documenti in suo possesso. Con la loro imminente pubblicazione, Tate prevede che emergeranno rivelazioni sorprendenti.

Il film JFK e la legge del Congresso

Nel 1991, il film documentario JFK, diretto da Oliver Stone, ha messo in evidenza le contraddizioni e le menzogne riguardanti l’omicidio di Kennedy, portando il Congresso degli Stati Uniti ad approvare una legge che richiedeva la pubblicazione di tutti i documenti secretati entro ottobre 2017. Da allora, circa il 99% dei file è stato reso pubblico, ma molti di essi contenevano cancellazioni e omissioni, senza svelare i misteri. Ora, l’attenzione è rivolta a quel restante 1%.

Gli omicidi di Kennedy, King e Robert Kennedy

Il 22 novembre 1963, John Fitzgerald Kennedy, 35° presidente degli Stati Uniti, fu assassinato a Dallas, Texas, mentre si trovava in visita ufficiale. Martin Luther King, leader del movimento per i diritti civili, fu ucciso il 4 aprile 1968 a Memphis, Tennessee. Infine, il 6 giugno 1968, Robert Kennedy, senatore e candidato presidenziale, fu assassinato a Los Angeles, California, mentre festeggiava la vittoria nelle primarie della California.

Motivi e teorie sugli omicidi

Tre omicidi, tre moventi simili: secondo Tate, gli attentati miravano a deviare il corso della storia e presentano analogie che non possono essere ignorate. Le famiglie delle vittime hanno sempre sostenuto che i presunti assassini fossero capri espiatori, scelti per coprire verità più profonde.

Riguardo all’omicidio di Kennedy, Lee Harvey Oswald, ex marine, è stato identificato come il presunto assassino. Tuttavia, la sua storia è piena di incongruenze. Oswald, che si era trasferito in Unione Sovietica prima di tornare negli Stati Uniti, fu arrestato poco dopo l’omicidio, ma le prove contro di lui sono state messe in discussione. Ad esempio, il revolver trovato in suo possesso non corrispondeva ai proiettili estratti dal corpo dell’agente di polizia J.D. Tippit, ucciso poco dopo Kennedy.

Teoria della pallottola magica

La Commissione d’inchiesta sull’omicidio di Kennedy ha dovuto elaborare la teoria della “pallottola magica” per spiegare le ferite inflitte a Kennedy e al governatore John Connally, seduto accanto a lui. Tuttavia, esperti forensi moderni hanno suggerito che ci fossero più tiratori coinvolti.

Il caso di Martin Luther King

Per quanto riguarda Martin Luther King, il suo assassino, James Earl Ray, era un criminale con un passato turbolento. La sua condanna è stata segnata da dubbi sulla sua effettiva colpevolezza, poiché molti esperti hanno messo in discussione la balistica dell’omicidio. Ray è morto nel 1998, dopo aver lottato per anni per una revisione del suo processo.

Il mistero di Robert Kennedy

Infine, l’omicidio di Robert Kennedy è avvolto da misteri simili. Sirhan Bishara Sirhan, condannato per il suo omicidio, ha sempre sostenuto di non essere l’assassino. I figli delle vittime hanno chiesto indagini più approfondite, sostenendo che i veri colpevoli siano rimasti impuniti.

Attesa per la verità

Con la pubblicazione imminente dei documenti, si spera di scoprire verità nascoste per decenni. Le teorie complottiste abbondano, suggerendo che Oswald fosse solo un burattino della CIA e che i veri assassini di Kennedy fossero più di uno. La speranza è che, finalmente, la verità emerga e che le famiglie delle vittime possano avere giustizia.

Francesca Monti

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