sabato, Giugno 3, 2023

Occhio Che è una realtà dedicata ai giovani di ieri e di oggi e che intende creare uno spazio di approfondimento in contrapposizione con le politiche di “acchiappaclick”. 
Creare una testata giornalistica durante il primo lockdown è stata una scelta dettata dalla voglia di non arrendersi alle distanze imposte dalla crisi pandemica: didattica a distanza, spazi di ritrovo chiusi, genitori costretti in cassa integrazione o in smart working; i segni che questo periodo lascerà nei giovani sarà vivo nel tempo.

Occhio Che nasce durante il primo lockdown

La rete è per lo più popolata da giovani ma pochi sono davvero gli spazi pensati per quegli stessi giovani. La tendenza è più quella di lasciare che i ragazzi popolino i social lasciando ai genitori, poco aggiornati sul tema, a vegliare sull’utilizzo che ne fanno. Le testate giornalistiche online utilizzano il pubblico dei giovani, ma non scrivono per loro.
La volontà di questo nuovo portale è quella di creare invece uno spazio sinergico e contemporaneo in cui l’utente possa trovare informazione di facile lettura e decifrazione ma essere anche una guida allo spazio di intrattenimento pensato in modo complementare e costruttivo. Una redazione ampia e sempre aperta, che diventa anche punto di ascolto, formazione e trasmissione.

Economia e criptovalute, psicologia e neuroscienze, news e cronaca nera

Per poter essere al passo con i tempi e diventare anche glossario e punto di riferimento, abbiamo scelto di concentrarci su queste 4 categorie principali di informazione. Questo è il momento in cui il paese scriverà nuove pagine di economia, in cui nasceranno nuovi lavori ed in cui i giovani e le donne, sopratutto, stanno iniziando a rifiutare lo sfruttamento per creare degli spazi dignitosi e duraturi nel tempo. Per questo ampio spazio verrà dedicato al mondo delle criptovalute, con un glossario specifico che le renderà più comprensibili anche ai meno esperti, e dell’economia interna.
Genitori e Docenti si trovano di fronte a infanzia, prima infanzia e adolescenza, completamente riscritte dal tempo pandemico. Un team di esperti psicologi, psicoterapeuti, neuropsichiatri, sessuologi e criminologi si occuperà di portare a tutti la possibilità di comprendere le spiegazioni sui disturbi di personalità, dell’infanzia, dell’adolescenza e di come leggere situazioni critiche come quelle di mancata scolarizzazione (adhd, disturbi dell’attenzione, dislessia, disprassia, disturbo oppositivo provocatorio) o disturbi alimentari. Ampio spazio dedicato anche alla narrazione delle relazioni tossiche, i diritti delle unioni civili e le dinamiche che vengono scritte nelle strutture familiari. Anche attraverso queste letture verranno narrati nuovamente i maggiori fatti di cronaca nera che hanno caratterizzato la storia moderna e contemporanea del nostro paese.

Redazione aperta

Anche la redazione, come i diversi spazi social e web di Occhio Che, sarà aperta a tutti i ragazzi che vorranno accedere alle diverse opportunità create per la valorizzazione di quella fetta di popolazione che rappresenta il nostro futuro. Lo spazio digitale interattivo non sarà perciò solo quello aperto alla discussione su form e social del giornale, ma ci sarà sempre un canale attivo che, partendo dalle proposte degli articoli, sarà disponibile all’ascolto anche e sopratutto per combattere la piaga sociale del cyber bullismo e per aiutare tutti quei ragazzi che si trovano di fronte ad un muro di incomunicabilità.

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