Chiara Nasti: Critiche sulle borse e l’immagine del corpo

Chiara Nasti sotto accusa per l’ostentazione della borsa Chanel

Altro scandalo per Chiara Nasti, l’influencer che sembra non riuscire a stare lontana dalle polemiche. Durante le festività natalizie ha pubblicato una foto insieme al marito Mattia Zaccagni per gli auguri di Natale, ma è stata la presenza di una borsa Chanel rossa a scatenare una valanga di commenti negativi da parte degli utenti. Molti l’hanno accusata di voler ostentare la sua ricchezza e di mettere la borsa in primo piano solo per attirare l’attenzione su di sé.

La replica di Chiara Nasti alle critiche

Chiara Nasti non è rimasta in silenzio di fronte alle critiche e ha risposto duramente attraverso le sue storie su Instagram. Ha difeso sé stessa dalle accuse di ostentazione, affermando che non era quello il suo intento e che comunque non vede nulla di male nell’esibire i propri beni. Successivamente, ha definito le donne che la insultano “invidiose”. Ma le sue dichiarazioni non si sono fermate qui. Ha poi iniziato a parlare degli uomini che commentano i suoi post, esprimendo pensieri obsoleti.

Le affermazioni controverse di Chiara Nasti

“La cosa più sconvolgente sono gli uomini, perché sono ossessionati da queste borse Chanel/Hermes? Non credo che un uomo sano penserebbe subito alla mia borsa”, ha scritto Chiara. Ha poi accusato questi uomini di nascondere la propria omosessualità e di scaricare la propria frustrazione su di lei e sulle donne. Tuttavia, per evitare accuse di omofobia, ha sottolineato di avere “tanti amici gay”, definendoli “amici gay con le palle”, a differenza dei cosiddetti “finti etero” che la infastidiscono sui social. Inoltre, ha condiviso un commento di un uomo sulle sue borse e ha chiesto ai suoi seguaci di esprimere la loro opinione su di esso, creando un sondaggio che ha suscitato ulteriori critiche.

Le dichiarazioni di Chiara Nasti hanno suscitato molte reazioni negative sui social, con molte persone che le hanno accusate non solo di omofobia, ma anche di diffondere una concezione patriarcale di cosa significhi “essere uomo”. Questi ragionamenti sono considerati inaccettabili nel 2024 e non possono essere ignorati.