Chiusura centri islamici a Monfalcone: Tar Fvg si riserva decisione - avvisatore.it
Il Tar del Friuli Venezia Giulia si è riunito oggi per discutere della richiesta di sospensiva dell’ordinanza del Comune di Monfalcone avanzata dai centri culturali islamici Darus Salaam e Baitus Salat. I centri culturali avevano presentato un ricorso contro due ordinanze del Comune che riguardavano due immobili utilizzati per la preghiera ma con destinazioni d’uso diverse. Il Comune aveva richiesto il ripristino dell’originaria destinazione d’uso.
A gennaio, il presidente del Tar del Fvg, Carlo Modica De Mohac, aveva respinto la richiesta di urgenza presentata dai centri culturali. Oggi si è tenuta un’udienza in cui l’avvocata Teresa Billiani, rappresentante del Comune di Monfalcone, era presente. Ora si attende la decisione del collegio. L’avvocato Vincenzo Latorracca, che ha difeso gli interessi dei centri culturali, ha dichiarato: “Abbiamo esposto le nostre tesi e abbiamo insistito per l’istanza cautelare. Ora il collegio si è riservato di decidere. Noi abbiamo sostenuto che era legittimo riunirsi in quel luogo e ora si tratta di fare una valutazione. La questione è se ci sia un pericolo che le attività del centro culturale non possano essere svolte in questo momento, non vorrei entrare nel merito”.
Il Tar del Friuli Venezia Giulia si è riservato la decisione sulla richiesta di sospensiva dell’ordinanza del Comune di Monfalcone avanzata dai centri culturali islamici Darus Salaam e Baitus Salat. I centri culturali avevano presentato un ricorso contro due ordinanze del Comune che riguardavano due immobili utilizzati per la preghiera ma con destinazioni d’uso diverse. Il Comune aveva richiesto il ripristino dell’originaria destinazione d’uso. A gennaio, il presidente del Tar del Fvg, Carlo Modica De Mohac, aveva respinto la richiesta di urgenza presentata dai centri culturali. Oggi si è tenuta un’udienza in cui l’avvocata Teresa Billiani, rappresentante del Comune di Monfalcone, era presente. Ora si attende la decisione del collegio. L’avvocato Vincenzo Latorracca, che ha difeso gli interessi dei centri culturali, ha dichiarato: “Abbiamo esposto le nostre tesi e abbiamo insistito per l’istanza cautelare. Ora il collegio si è riservato di decidere. Noi abbiamo sostenuto che era legittimo riunirsi in quel luogo e ora si tratta di fare una valutazione. La questione è se ci sia un pericolo che le attività del centro culturale non possano essere svolte in questo momento, non vorrei entrare nel merito”.
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