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Ciocchetti respinge l’approccio ideologico per smettere di dare alternative

Approccio ideologico vs informazione corretta: la sfida della riduzione del danno del fumo

L’approccio ideologico adottato finora in Italia nei confronti del fumo ha portato a una proibizione generalizzata, senza affrontare il problema in modo completo. Questo è quanto emerso dalla presentazione dell’indagine condotta dall’Istituto Piepoli in collaborazione con l’Associazione dei consumatori Adiconsum e commissionata da Philip Morris Italia. Durante l’evento, Luciano Ciocchetti, vicepresidente della XII Commissione Affari Sociali della Camera dei deputati, ha sottolineato l’importanza di fornire informazioni corrette e linee guida emanate dal ministero della Salute e dall’Istituto superiore di sanità sulle possibili alternative che possono portare a una riduzione del danno.

Secondo Ciocchetti, “un approccio ideologico ci porta a proibire tutto, senza avere il coraggio di affrontare il problema in termini di informazione, formazione, studi scientifici”. Invece di concentrarsi sulle alternative alle sigarette tradizionali, si è scelto di mettere immagini scioccanti sui pacchetti di sigarette. È giunto il momento di uscire da questa logica ideologica e fornire informazioni sui rischi, formare i medici, in particolare quelli di medicina generale, e offrire opportune alternative a chi desidera smettere.

La XII Commissione Affari Sociali ha svolto audizioni sul Piano europeo per la lotta al cancro e ha l’opportunità di inserire un documento che promuova una migliore collaborazione con le autorità e le società scientifiche. L’obiettivo è far conoscere la riduzione del danno a coloro che non desiderano smettere di fumare. Ciocchetti ha sottolineato l’importanza di impegnare il governo e le associazioni scientifiche per elaborare strategie alternative di informazione e formazione per medici e consumatori su questo tema. Non c’è ancora un accordo tra i partiti politici, ma si spera che ci sia un impegno da parte del governo, poiché il proibizionismo non rappresenta la soluzione al problema.

L’importanza di un approccio basato sulla riduzione del danno

L’indagine condotta dall’Istituto Piepoli ha evidenziato la necessità di adottare un approccio basato sulla riduzione del danno per affrontare il problema del fumo. L’obiettivo principale deve essere quello di incoraggiare il maggior numero possibile di persone a smettere di fumare o a non iniziare affatto. Tuttavia, per coloro che non riescono a smettere, è fondamentale fornire informazioni corrette sulle possibili alternative che possono ridurre i danni causati dal fumo.

Come sottolineato da Ciocchetti, “il nostro obiettivo deve essere quello di portare più persone possibile a non fumare o a smettere, ma a chi non riesce a smettere dobbiamo dare una corretta informazione con linee guida emanate dal ministero della Salute e dall’Istituto superiore di sanità sulle possibili alternative che possano portare a una riduzione del danno”. Questo approccio consentirebbe di fornire un supporto concreto a coloro che desiderano ridurre i danni causati dal fumo, offrendo loro alternative più sicure e meno dannose.

Superare l’approccio ideologico per un futuro più consapevole

È evidente che l’approccio ideologico adottato finora in Italia non ha portato ai risultati sperati nella lotta al fumo. È necessario superare questa mentalità e adottare un approccio basato sulla corretta informazione, la formazione dei medici e l’offerta di opportune alternative. Come afferma Ciocchetti, “è il momento di uscire da questa logica ideologica, dando informazione sui rischi, formando i medici, in particolare quelli di medicina generale, e offrire opportune alternative a chi vuole smettere”.

La XII Commissione Affari Sociali ha un ruolo fondamentale nel promuovere un cambio di mentalità e nell’impegnarsi a lavorare con il governo e le associazioni scientifiche per elaborare strategie alternative di informazione e formazione. È importante che tutti i partiti politici si uniscano in questo sforzo, poiché solo attraverso un approccio basato sulla riduzione del danno sarà possibile affrontare in modo efficace il problema del fumo e promuovere un futuro più consapevole e sano per tutti.

Redazione

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