Ultimo aggiornamento il 18 Luglio 2024 by Giordana Bellante
Due imprenditori sono stati arrestati dalla Dia di Milano per presunti legami con un clan di Cosa Nostra attivo sulla provincia di Messina. Le indagini hanno rivelato che i sospettati avrebbero favorito attività imprenditoriali del sodalizio mafioso dei “barcellonesi” attraverso la gestione di società nel settore edilizio con sede a Milano. L’operazione, condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia del Tribunale di Milano e coordinata dal II Reparto della Direzione Investigativa Antimafia, ha portato al sequestro preventivo di beni e conti correnti per un valore stimato di circa 5 milioni di euro.
Presunte Attività Fraudolente nel Settore Edilizio
Il provvedimento restrittivo emesso dal gip su richiesta della Dda milanese ha colpito individui già coinvolti in precedenti misure di prevenzione patrimoniali. Si presume che essi siano coinvolti, insieme ad altri complici, in pratiche fraudolente mirate all’intestazione ingannevole di società vincitrici di appalti pubblici su tutto il territorio italiano, compresi progetti di notevole entità finanziati tramite fondi del Pnrr.
Condotte Illecite e Intestazione Fittizia di Società
Dopo aver ottenuto la commessa, spesso in collaborazione con altre imprese, le società associate agli indagati avrebbero esternalizzato l’esecuzione effettiva dei lavori ad altre società, alcune con sede in Calabria. Le attività investigative, unite a numerose perquisizioni, hanno coinvolto varie regioni con l’impiego del Gico della Guardia di Finanza di Milano e del personale dei centri operativi Dia di Roma, Catania, Messina, Firenze, Napoli e Catanzaro.
Conclusioni dell’Operazione e Coinvolgimento delle Autorità Competenti
La complessa operazione contro presunti legami tra imprenditoria e mafia ha evidenziato il coinvolgimento di autorità competenti in diverse regioni italiane, testimoniando il costante impegno nella lotta alla criminalità organizzata sul territorio nazionale.
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