Colangiocarcinoma: avviati corsi di formazione per medici di famiglia sulla diagnosi precoce

Il 20 febbraio 2025 segna la Giornata mondiale dedicata al colangiocarcinoma, una neoplasia che colpisce ogni anno circa 3.500 persone in Italia, con una diagnosi in fase avanzata. Questo progetto, promosso dall’Associazione Pazienti Italiani Colangiocarcinoma (APIC), mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e i professionisti del settore sanitario riguardo a questa forma di tumore particolarmente aggressiva.

La situazione attuale del colangiocarcinoma in Italia

In Italia, il colangiocarcinoma rappresenta una sfida significativa per la salute pubblica, con circa il 70% dei casi diagnosticati in fase avanzata. Nel 2024, si stimano 4.971 nuovi casi, di cui 3.500 in stadio avanzato. Questa neoplasia, che origina dai dotti biliari, è nota per la sua aggressività e per la difficoltà di diagnosi precoce. Le terapie attuali, tra cui l’immunoterapia e le terapie mirate, offrono possibilità di controllo della malattia e miglioramento della qualità della vita, ma è fondamentale aumentare la percentuale di diagnosi in fase iniziale, quando le possibilità di guarigione sono maggiori.

Per affrontare questa problematica, è essenziale sensibilizzare i medici di famiglia e gli specialisti, affinché possano riconoscere i sintomi iniziali e indirizzare i pazienti verso i centri di riferimento. La diagnosi tardiva è un problema comune, con un intervallo di tempo che può arrivare fino a sei mesi dalla comparsa dei primi sintomi alla diagnosi definitiva. Per questo motivo, l’APIC ha avviato un progetto di informazione e formazione per i medici, con incontri programmati in diverse città italiane, a partire da Firenze il 22 febbraio.

Iniziative di APIC per la sensibilizzazione e il sostegno ai pazienti

APIC ha lanciato un ciclo di incontri informativi per medici di famiglia, con l’obiettivo di migliorare la loro conoscenza riguardo al colangiocarcinoma. Inoltre, l’associazione ha istituito un fondo che prevede un contributo di 60 euro per ogni cittadino che, su indicazione del medico, deve sottoporsi a un’ecografia addominale. Questo esame è fondamentale per una diagnosi precoce e può indirizzare a ulteriori approfondimenti diagnostici.

Il fondo, attualmente di 12.000 euro, potrà essere incrementato in base alle richieste. APIC si è anche impegnata a sostenere la ricerca, finanziando un bando di 60.000 euro per giovani ricercatori nel campo dell’oncologia. Le iniziative sono state presentate in una conferenza stampa virtuale, in prossimità della Giornata mondiale del colangiocarcinoma, sottolineando l’importanza di una maggiore consapevolezza e formazione per affrontare questa malattia.

Caratteristiche e fattori di rischio del colangiocarcinoma

Il colangiocarcinoma è un tumore raro, rappresentando solo il 3% dei tumori gastrointestinali, e si sviluppa dai dotti biliari. Esso può manifestarsi in forma intraepatica, all’interno del fegato, o extraepatica, con ulteriori suddivisioni. Le forme intraepatiche sono spesso asintomatiche nelle fasi iniziali, mentre quelle extraepatiche possono presentare sintomi più evidenti, come ittero e prurito.

Nonostante la crescente incidenza di colangiocarcinoma nei Paesi occidentali, i fattori di rischio rimangono in gran parte sconosciuti. Tuttavia, stili di vita scorretti, come obesità e consumo di alcol, sono stati associati a un aumento del rischio. È fondamentale che i medici siano in grado di riconoscere i segnali di allerta e indirizzare i pazienti verso esami diagnostici appropriati, poiché una diagnosi precoce può fare la differenza nella gestione della malattia.

Opzioni di trattamento e prospettive future

La chirurgia rimane l’unica opzione curativa per i pazienti con colangiocarcinoma operabile. Tuttavia, solo il 25% dei pazienti è attualmente idoneo a interventi chirurgici, a causa di diagnosi tardive. Recentemente, sono emerse nuove possibilità di trattamento pre-operatorio, che potrebbero rendere operabili pazienti inizialmente non candidabili. È cruciale che i trattamenti siano discussi in contesti multidisciplinari e personalizzati per ogni paziente.

Per i pazienti non operabili, l’immunoterapia combinata con la chemioterapia ha mostrato risultati promettenti, migliorando la sopravvivenza e la qualità della vita. La profilazione molecolare è diventata un aspetto centrale nella gestione della malattia, con la possibilità di identificare alterazioni genetiche che possono essere bersagli per terapie mirate. Tuttavia, esistono ancora sfide significative, come la necessità di garantire un accesso equo ai test diagnostici e ai trattamenti in tutto il territorio italiano.

Collaborazione e supporto per i pazienti

APIC sta lavorando a stretto contatto con specialisti per sviluppare un approccio multidisciplinare alla cura del colangiocarcinoma. È essenziale considerare anche gli aspetti psicologici e nutrizionali dei pazienti, nonché la terapia del dolore e la riabilitazione. L’associazione prevede di organizzare webinar mensili per discutere l’importanza del supporto psicologico, che è fondamentale per il benessere dei pazienti, sia durante il trattamento che nel periodo post-operatorio.

In sintesi, la Giornata mondiale del colangiocarcinoma rappresenta un’importante opportunità per aumentare la consapevolezza su questa malattia e promuovere azioni concrete per migliorare la diagnosi e il trattamento, garantendo così una migliore qualità di vita per i pazienti colpiti.