Condanna per omicidio colposo: i componenti del Curatorio della Fondazione Coronini Cronberg responsabili della morte di un adolescente - Occhioche.it
La tragedia che ha colpito la vita di un giovane ragazzo di 13 anni, Stefano Borghes, è al centro di una recente sentenza di condanna per omicidio colposo. componenti del Curatorio della Fondazione Coronini Cronberg, tra cui il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, sono stati ritenuti responsabili della morte del ragazzo, avvenuta durante una gara di orienteering nel parco Coronini di Gorizia, nell’estate del 2020. In questo articolo, esamineremo i dettagli della sentenza e i ruoli degli imputati coinvolti nel processo.
La vita di Stefano Borghes, un ragazzo di 13 anni, è stata tragicamente spezzata durante una gara di orienteering organizzata nell’ambito di un centro estivo presso il parco Coronini di Gorizia. Il giovane è caduto in un pozzo, perdendo la vita in circostanze che hanno lasciato sconvolta l’intera comunità.
‘indagine sulla morte di Stefano Borghes ha portato alla luce numerose responsabilità da parte dei componenti del Curatorio della Fondazione Coronini Cronberg, che gestisce il parco. Il processo si è concluso con la condanna degli imputati per omicidio colposo, in quanto ritenuti responsabili della mancata messa in sicurezza del pozzo e delle aree circostanti.
In qualità di presidente del Curatorio della Fondazione Coronini Cronberg, il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, ha ricevuto la condanna più pesante: un anno e 10 mesi di detenzione, oltre a 2 mesi di arresto per la violazione della normativa in materia anti-infortunistica. La sua responsabilità è stata ritenuta maggiore rispetto agli altri membri del Curatorio, data la sua posizione di leadership.
Gli altri componenti del Curatorio, tra cui Marco Menato , Tiziana Gibelli , Raffaella Sgubin , Maurizio Boaro e Bruno Pascoli , sono stati condannati a un anno e 4 mesi, più 2 mesi di arresto. La pubblica accusa aveva chiesto per tutti una condanna a 4 anni e mezzo di reclusione.
Nonostante le pesanti condanne, agli imputati sono state riconosciute le attenuanti generiche. Questa decisione del tribunale tiene conto di vari fattori, come la mancanza di precedenti penali e la collaborazione durante il processo, che hanno portato a una riduzione delle pene inflitte.
Oltre alle attenuanti generiche, gli imputati hanno beneficiato della sospensione della pena. Ciò significa che, se rispetteranno determinati obblighi e non commetteranno ulteriori reati durante un periodo di prova, non dovranno scontare la pena detentiva. Inoltre, la non menzione della condanna nei documenti ufficiali consente agli imputati di non vedere compromessa la loro reputazione in ambito professionale e sociale.
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