Corte Ue: Ferie non godute pagate anche in caso di dimissioni

Corte Ue Ferie non godute pag Corte Ue Ferie non godute pag
Corte Ue: Ferie non godute pagate anche in caso di dimissioni - avvisatore.it

Ultimo aggiornamento il 18 Gennaio 2024 by Redazione

La Corte di Giustizia dell’UE: lo Stato non può negare l’indennità per le ferie non godute

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha emesso una sentenza che stabilisce che lo Stato italiano non può negare l’indennità finanziaria per i giorni di ferie non godute ai lavoratori che si dimettono. La sentenza riguarda il caso di un dipendente del Comune di Copertino, nel leccese, che nel 2016 ha dato le dimissioni per andare in prepensionamento e ha chiesto di essere compensato per i 79 giorni di ferie non godute durante il suo rapporto di lavoro. Il Comune ha rifiutato, invocando una norma italiana che vieta il pagamento di un’indennità finanziaria per le ferie non godute al momento della cessazione del rapporto di lavoro.

La norma italiana in contrasto con la direttiva Ue sull’orario di lavoro

Il giudice italiano che ha affrontato la controversia ha sollevato dubbi sulla conformità di questa norma con la direttiva Ue sull’orario di lavoro, che prevede che i lavoratori abbiano diritto a una compensazione finanziaria per i giorni di ferie non godute se non hanno avuto la possibilità di usufruirne prima della fine del rapporto di lavoro. La Corte di Giustizia dell’UE ha confermato nella sua sentenza che la norma italiana è contraria al diritto Ue, poiché vieta il pagamento di un’indennità finanziaria per le ferie non godute in caso di dimissioni. I giudici hanno sottolineato che il diritto dei lavoratori alle ferie annuali retribuite, compresa la possibilità di monetizzarle, non può essere limitato da considerazioni puramente economiche, come la necessità di contenere la spesa pubblica.

Le eccezioni alla regola

Tuttavia, la Corte ha specificato che se il lavoratore ha scelto volontariamente di non usufruire delle ferie nonostante il datore di lavoro lo abbia invitato a riposarsi e lo abbia informato del rischio di perdere quei giorni, il diritto Ue non si oppone alla perdita di tale diritto. Pertanto, se il datore di lavoro non è in grado di dimostrare di aver fatto “tutta la diligenza necessaria” affinché il lavoratore prendesse le ferie, si considera che il mancato pagamento dell’indennità violi sia la direttiva sull’orario di lavoro che la Carta dei diritti fondamentali dell’UE.

In conclusione, questa sentenza della Corte di Giustizia dell’UE stabilisce che lo Stato italiano non può negare l’indennità finanziaria per i giorni di ferie non godute ai lavoratori che si dimettono. La norma italiana che vieta tale indennità è contraria al diritto Ue, che garantisce ai lavoratori il diritto a una compensazione finanziaria per i giorni di ferie non godute. Tuttavia, ci sono eccezioni a questa regola, ad esempio se il lavoratore ha scelto volontariamente di non prendere le ferie nonostante l’invito del datore di lavoro.

Keep Up to Date with the Most Important News

By pressing the Subscribe button, you confirm that you have read and are agreeing to our Privacy Policy and Terms of Use
Change privacy settings
×