Covid: Fragili non protetti, rischio ricoveri e decessi - avvisatore.it
Gli specialisti della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) hanno sottolineato l’importanza della vaccinazione e dei trattamenti precoci per ridurre ospedalizzazioni e decessi legati al Sars-CoV-2. Durante il XXII Congresso nazionale a Firenze, i medici hanno evidenziato la necessità che i soggetti fragili si vaccinino per evitare l’infezione. Tuttavia, in caso di infezione anche dopo la vaccinazione, è fondamentale intervenire precocemente con trattamenti disponibili. Secondo Claudio Mastroianni, past president Simit, “abbiamo un farmaco antivirale a disposizione dei medici di medicina generale che può essere prescritto tranquillamente e ritirato nelle farmacie territoriali. Oltre a questa possibilità, c’è anche quella di effettuare delle terapie all’interno di ambulatori dedicati degli ospedali, sempre con antivirali o anche con anticorpi monoclonali, perché l’obiettivo più importante nel prevenire l’aggravamento della malattia è intervenire il più precocemente possibile”.
Durante il congresso è stato evidenziato che l’efficacia neutralizzante degli anticorpi monoclonali contro le nuove sottovarianti Omicron è diminuita, ad eccezione di sotrovimab. Questo anticorpo monoclonale è in grado di prevenire gli effetti più gravi della malattia e ha anche un’azione immunomodulante, potenziando la risposta immunitaria nei pazienti immunocompromessi. A differenza degli altri monoclonali che hanno solo un effetto neutralizzante, sotrovimab ha dimostrato di mantenere un’efficacia anche contro le nuove varianti di Omicron. Studi di real world evidence internazionali hanno confermato l’efficacia del farmaco, tanto che alcune linee guida europee lo raccomandano come alternativa all’antivirale orale quando non può essere utilizzato.
Gli anticorpi monoclonali sono stati una grande innovazione nella gestione dell’infezione da Sars-CoV-2. Tuttavia, è importante considerare che l’attività di questi anticorpi è specifica per la proteina e quindi per la variante che sta circolando in quel momento. Pertanto, molti anticorpi monoclonali attualmente utilizzati potrebbero non essere efficaci. Tuttavia, esiste un anticorpo monoclonale che, secondo Mastroianni, “è in grado comunque di mantenere una certa efficacia e di proteggere contro la malattia severa, l’ospedalizzazione e i decessi”. Grazie ai dati di real life su ampie casistiche, questo anticorpo monoclonale si è dimostrato efficace anche contro le varianti più recenti di Omicron.
Quindi, per ridurre il numero di ospedalizzazioni e decessi legati al Sars-CoV-2, è fondamentale che i soggetti fragili si vaccinino e che vengano adottati trattamenti precoci in caso di infezione. Gli anticorpi monoclonali, nonostante la diminuzione dell’efficacia contro le nuove varianti, rappresentano ancora una valida opzione per proteggere contro la malattia severa.
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