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Cresce il numero di pedoni deceduti nel 2023: 277 vittime in Italia, con un allarme per gli anziani

Il 2023 segna un triste primato per la sicurezza stradale in Italia, con 277 decessi tra i pedoni già registrati. L’analisi dell’osservatorio Pedoni Asaps-Sapidata evidenzia una situazione allarmante, particolarmente preoccupante per la fascia di popolazione più vulnerabile, gli anziani. Questo articolo esplorerà nel dettaglio i dati raccolti, le regioni più colpite e l’emergenza della sicurezza delle strade in Italia.

morti tra i pedoni: un allarme crescente

Saldo tragico delle vittime

Nel nuovo anno, i dati rivelano una cifra drammatica: 277 decessi tra pedoni, suddivisi in 186 uomini e 91 donne. Un’analisi più approfondita mostra che ben 153 di queste vittime erano persone oltre i 65 anni, un dato che rappresenta quasi il 60% del totale. Nonostante la speranza di una diminuzione degli incidenti e una maggiore attenzione alla sicurezza stradale, la realtà si presenta ben più grave. Solo nel primo semestre del 2023 si erano registrati 191 incidenti mortali tra pedoni, mostrando un incremento di sette decessi rispetto agli 198 casi nello stesso periodo del 2024.

Un’estate funesta per gli anziani

L’estate non ha portato né tregua né miglioramenti. La stagione estiva ha evidenziato una strage di anziani, che continuano a rappresentare la fetta più vulnerabile della popolazione pedonale. Le statistiche dimostrano che in molti casi gli over 65 anni si trovano a camminare su strade sempre più trafficate e poco sicure, lasciando in risalto l’urgenza di intervenire con misure risolutive. La protezione per gli anziani deve diventare una priorità in un contesto dove le politiche di sicurezza stradale spesso trascurano le esigenze specifiche di questo gruppo demografico.

le regioni più colpite

Lombardia, Lazio e Campania in prima linea

L’analisi territoriale dei decessi tra pedoni evidenzia come la Lombardia sia la regione con il maggior numero di incidenti mortali. Questo dato è preoccupante considerando che la Lombardia è una delle aree più sviluppate e densamente popolate d’Italia. Segue il LAZIO, che ha registrato un numero significativo di incidenti, e la CAMPANIA, dove si segnala un episodio tragico avvenuto a Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno. Qui, una donna ha perso la vita mentre attraversava la strada, tragico inizio per una serata che si sarebbe potuta rivelare tranquilla.

Riferimenti alle strisce pedonali

L’osservatorio Pedoni Asaps-Sapidata ha messo in evidenza un fenomeno inquietante: la crescita degli incidenti avvenuti in prossimità delle strisce pedonali, aree che dovrebbero garantire la sicurezza dei pedoni. Questo suscita un interrogativo cruciale sulla necessità di migliorare la segnaletica stradale e l’illuminazione in queste zone, affinché le strade possano diventare luoghi sicuri e non trappole mortali per i più vulnerabili. L’aumento degli investimenti per aumentare la sicurezza intorno alle strisce pedonali deve diventare una priorità assoluta per le amministrazioni locali e nazionali.

riflessioni sul futuro della sicurezza stradale

Necessità di misure concrete

Con l’aumento della mortalità tra i pedoni, soprattutto per gli anziani, sembra fondamentale intraprendere azioni più incisive per garantire la protezione degli utenti deboli della strada. E’ cruciale promuovere campagne di sensibilizzazione e politiche di prevenzione che favoriscano un comportamento più responsabile da parte degli automobilisti. Le infrastrutture stradali devono essere progettate e mantenute in modo da tutelare i pedoni, in particolare le fasce più a rischio.

Azioni per una mobilità più sicura

Le amministrazioni pubbliche e le istituzioni devono collaborare per creare progetti che pongano al centro la sicurezza stradale. L’implementazione di nuove tecnologie, come la segnalazione automatica degli attraversamenti pedonali e una maggiore presenza di agenti di polizia stradale in orari critici, rappresenta un passo importante verso un futuro in cui il numero dei pedoni vittime di incidenti possa drasticamente ridursi. La strada per una mobilità sicura e protetta è lunga, ma è un obiettivo perseguibile se si agisce in modo coordinato e tempestivo.

Luisa Pizzardi

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