Criticità nei Sistemi Penitenziari: Rischio Terrorismo in Aumento - Occhioche.it
Una serie di preoccupazioni emergono riguardo alla sicurezza e alla gestione dei sistemi penitenziari, con possibili implicazioni sulla nascita di movimenti anti istituzionali, inclusi rischi di natura terroristica. Enrico Sbriglia, ex direttore del carcere del Coroneo di Trieste, solleva allarmi in merito a questa delicata situazione durante un’intervista alla Tgr Fvg della Rai.
Sbriglia, noto per il suo incarico dirigenziale nel Triveneto e attuale capo della Fsi, la Federazione Sindacati Italiani della dirigenza penitenziaria, mette in luce un aspetto critico: la vulnerabilità dei detenuti a condizioni inumane all’interno delle carceri. La mancanza di igiene, il sovraffollamento e la promiscuità creano un contesto fertile per la crescita di sentimenti anti-istituzionali.
L’ex direttore del carcere Ernesto Mari di Trieste sottolinea l’urgenza di un’azione risolutiva da parte del governo e del parlamento per prevenire efficacemente il rischio concreto di radicalizzazione e sviluppo di ideologie estremiste all’interno degli istituti penitenziari. La necessità di riforme strutturali diviene imprescindibile per arginare potenziali episodi di violenza e instabilità.
In un contesto in cui le condizioni carcerarie rappresentano un terreno fertile per il malessere e la ribellione, Sbriglia mette in guardia sul pericolo di un’escalation verso forme di terrorismo. La mancanza di prospettive concrete e di rispetto dei diritti umani all’interno delle carceri potrebbe alimentare un clima di disperazione favorevole alla radicalizzazione estrema.
La chiamata all’azione da parte dell’esperto sottolinea la necessità di interventi tempestivi e mirati per ristabilire la sicurezza e la dignità all’interno degli istituti penitenziari. Solo attraverso un impegno concreto delle istituzioni e un cambiamento radicale delle politiche detentive sarà possibile contrastare efficacemente il rischio di forme estreme di ribellione e terrorismo.
Il monito di Sbriglia richiama l’attenzione sull’urgenza di riforme profonde e innovative nel sistema penitenziario italiano. La garanzia di condizioni di detenzione rispettose della dignità umana e orientate alla rieducazione dei detenuti rappresenta un pilastro fondamentale per prevenire la crescita di fenomeni di estremismo e radicalizzazione all’interno delle carceri.
L’appello lanciato dall’ex direttore carcerario invita le istituzioni e la società nel suo complesso a confrontarsi con le sfide attuali e a investire risorse e energie nella costruzione di un sistema penitenziario più equo, sicuro e rispettoso dei diritti fondamentali di ogni individuo.
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