Direttore generale Rai: Sanremo senza autocensura né volgarità

Il Festival di Sanremo: un racconto della nostra società

Il direttore generale della Rai, Giampaolo Rossi, ha incontrato i giornalisti a bordo del treno charter Roma-Sanremo, frutto di un accordo tra Rai e Trenitalia. Durante l’incontro, è stato chiesto a Rossi se quest’anno ci si può aspettare un festival più prudente, autocensurato o filogovernativo, in seguito alle polemiche dell’anno scorso. La risposta di Rossi è stata chiara: “Non credo che sia un problema di destra o sinistra. È chiaro che dove c’è l’elemento artistico c’è inevitabilmente anche un elemento di cura del linguaggio che è naturale. La storia del festival di Sanremo è una storia anche di polemiche, sociali e culturali che sono avvenute per decenni”.

Rossi ha sottolineato l’importanza di separare la trasgressività dalla volgarità: “Credo che la cosa importante sia separare la trasgressività dalla volgarità, perché comunque Sanremo non parla solamente a una parte del nostro Paese ma a tutto”. Ha inoltre evidenziato che il Festival di Sanremo è il luogo del racconto della nostra società: “Da Sanremo si sviluppa il grande racconto della nostra nazione. Diciamo che è il luogo del racconto della nostra società. Quindi dentro c’è anche ovviamente, spesso e volentieri, la politica. L’arte, la musica sono uno specchio di questo e quindi inevitabilmente c’è anche spazio per le polemiche ma rientra diciamo nella funzione di questi grandi eventi”.

Sul possibile sesto festival di Amadeus, il direttore generale della Rai ha preferito temporeggiare: “Vogliamo prima portare a casa questo festival. Diciamo che se n’è parlato ma ora siamo concentrati sul quinto festival di Amadeus. Lo stesso Amadeus sta lavorando da mesi per portare a casa il risultato migliore, di tutto il resto se ne parlerà dopo”.

Infine, Rossi ha sottolineato l’importanza del Festival di Sanremo non solo dal punto di vista economico, ma anche come valore di immagine e culturale per il nostro Paese: “Siamo ovviamente molto felici ma il tema di Sanremo oltre che il grande valore economico è soprattutto un grande valore di immagine e culturale per il nostro Paese e per questa ragione va veramente preservato”.

In merito alla partecipazione di Amadeus e Fiorello alla trasmissione di Fabio Fazio, Rossi ha commentato che si tratta di scelte editoriali ponderate da chi cura l’aspetto editoriale e promozionale.

Infine, quando gli è stato chiesto se gli piace Sanremo e se lo ha sempre guardato, Rossi ha risposto: “Chi è che non guarda il Festival di Sanremo? È un po’ come la nazionale di calcio, spesso e volentieri la guarda anche chi non guarda normalmente il calcio. La stessa cosa succede con il festival: è un grande racconto e noi abbiamo tanta fiducia nel direttore artistico perché Amadeus è veramente un maestro da questo punto di vista e ha portato il Festival di Sanremo a dei livelli di narrazione e di rappresentazione altissima. Quindi sarà anche questo un grandissimo festival”, ha concluso Rossi.