Disagi idrici in viale Furio Camillo: residenti senza acqua da 15 giorni, interviene il M5S

La situazione in viale Furio Camillo, nel municipio VII di Roma, sta creando notevoli disagi ai residenti. Da ormai due settimane, diverse famiglie si trovano costrette ad affrontare continui stop nella fornitura di acqua. A portare alla ribalta questa problematica sono i capigruppo del Movimento 5 Stelle, Linda Meleo e Emanuel Trombetta, che hanno denunciato la grave situazione in cui versano i cittadini.

Il M5S denuncia la mancanza di acqua

Interventi ufficiali e testimonianze dei cittadini

Secondo quanto riportato da Linda Meleo ed Emanuel Trombetta, i residenti di viale Furio Camillo sono costretti a convivere con l’assenza di acqua potabile per un periodo che persiste da 15 giorni. Durante una conferenza stampa, i due consiglieri pentastellati hanno enfatizzato il deterioramento della situazione, sottolineando che molti residenti hanno trovato difficoltà anche nei servizi più basilari. “Le palazzine dell’Appio-Tuscolano sono abbandonate a se stesse”, hanno affermato, aggiungendo che alcuni cittadini, per fronteggiare l’emergenza, sono stati costretti a cercare rifugio in garage per potersi lavare.

I rappresentanti del M5S hanno preso seriamente la questione, annunciando che procederanno con un “ulteriore accesso agli atti” e un esposto in Procura per garantire i diritti fondamentali dei cittadini, in particolare quello all’acqua e alla salute. Nonostante la gravità della situazione, molte famiglie continuano a vivere un pesante disagio.

Testimonianze di cittadini in difficoltà

Le parole di una residente

Una residente di viale Furio Camillo 63 ha raccontato, in un’intervista con RomaToday, il calvario quotidiano causato dalle interruzioni dell’approvvigionamento idrico. “Le interruzioni sono frequenti e avvengono in orari imprevedibili”, ha riportato, evidenziando il clima di ansia e frustrazione che aleggia nella zona. “Siamo stati lasciati soli in questa situazione, non sappiamo più come gestire la cosa”, ha aggiunto questa donna, esprimendo la stanchezza di affrontare quotidianamente l’inconveniente. Il problema non è nuovo per la zona: già in passato si erano registrati episodi di grave emergenza, tra cui una minaccia di suicidio da parte di un anziano, dimostrando la drammaticità della situazione.

Il minisindaco Francesco Laddaga ha preso atto delle segnalazioni, chiedendo un incontro con la società Acea per discutere del problema. Anche se l’azienda ha effettuato controlli e ha assicurato che i problemi derivano da impianti interni vetusti, la frustrazione dei cittadini rimane palpabile.

Situazioni complicate: dalla mancanza d’acqua a quella di corrente

Blackout e disordini a Roma

La crisi idrica non è l’unico problema che i residenti del municipio VII devono affrontare. Durante l’estate, numerosi residenti hanno segnalato anche blackouts prolungati, in particolare nelle aree circostanti piazza Santa Maria Ausiliatrice e via Muzio Scevola. Questi eventi di mancanza di energia elettrica hanno ulteriormente aggravato la situazione, costringendo le famiglie a scendere in strada per protestare.

In un episodio particolare, circa 30 persone si sono radunate per far sentire la loro voce, chiedendo assistenza alle forze dell’ordine. Gli agenti del commissariato di San Giovanni hanno ricevuto segnalazioni e hanno tentato di calmare i residenti ascoltandone le preoccupazioni e sollecitando l’arrivo di tecnici per risolvere le problematiche.

Questi episodi mettono in evidenza la crisi dei servizi pubblici in un’area già vulnerabile, richiedendo un’attenzione urgente e misure efficaci per restituire dignità e comfort ai cittadini di Roma.