Drammatico femminicidio in Salento

Nel cuore di una tranquilla serata salentina, si è consumato un atroce atto di violenza che ha sconvolto una comunità intera. Albano Galati, uomo di 57 anni originario di Taurisano, ha tragicamente messo fine alla vita della moglie, Aneta Danelczyk, di 50 anni, con ripetute coltellate. Non si è fermato qui, ferendo anche la vicina di casa che aveva tentato disperatamente di aiutare la donna in fuga dalla furia omicida del marito, da cui stava cercando di separarsi.

L’interrogatorio di Albano Galati

Dopo aver commesso l’orribile delitto, Albano Galati si è costituito presso il commissariato, dove ha affrontato un lungo interrogatorio protrattosi fino a tarda notte. Durante il confronto con i pubblici ministeri, Galati ha manifestato segni evidenti di alterazione psicofisica, raggiungendo persino uno stato di svenimento. Al risveglio, incapace di ricordare alcunché, neanche il motivo della propria presenza sul luogo del crimine, ha gettato nello sconforto gli inquirenti. Alla fine dell’interrogatorio, il pm Villa ha disposto il fermo del 57enne in attesa di ulteriori sviluppi, inclusa la convalida dell’arresto. La prossima mossa delle autorità riguarderà l’esecuzione dell’autopsia sul corpo di Aneta Danelczyk, prevista per mercoledì e affidata al medico legale Roberto Vaglio. Finora, l’esame esterno ha rivelato che l’aggressore ha colpito la vittima con almeno nove coltellate, utilizzando un’arma da cucina con lama di 19 centimetri.

Una relazione infranta

Galati e Aneta avevano già intrapreso la strada della separazione, ma continuavano a incontrarsi nonostante la fine del loro rapporto coniugale. La sera precedente al tragico evento, i due si erano visti per l’ultima volta, senza nessuno che potesse prevedere il terribile epilogo di quella relazione ormai giunta al capolinea.