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È scomparso Frits Bolkestein, l’ideatore della nota direttiva europea, all’età di 91 anni

Il mondo politico europeo piange la scomparsa di Frits Bolkestein, ex commissario europeo, deceduto il 17 febbraio 2025 a Laren, nei Paesi Bassi, all’età di 91 anni. La sua figura rimarrà indelebilmente associata alla direttiva sulla liberalizzazione dei servizi nel mercato interno, nota come ‘direttiva Bolkestein’, che ha avuto un impatto significativo sulle politiche economiche europee.

Frits Bolkestein – Fotogramma

Il ruolo di frits bolkestein nella politica europea

Frits Bolkestein ha ricoperto ruoli di grande responsabilità nella politica olandese ed europea. Dopo un breve incarico come Ministro della Difesa tra il 1988 e il 1989, ha guidato il partito liberal-conservatore VVD per otto anni, dal 1990 al 1998. Successivamente, è stato nominato commissario europeo per il Mercato interno, i servizi, la fiscalità e l’unione doganale nella commissione presieduta da Romano Prodi, carica che ha ricoperto dal 1999 al 2004. Durante il suo mandato, Bolkestein ha promosso la liberalizzazione dei servizi, un tema che ha suscitato dibattiti accesi e controversie in tutta Europa.

La direttiva Bolkestein, approvata definitivamente nel 2006, è stata concepita per facilitare la libera circolazione dei servizi all’interno del mercato unico europeo. Tuttavia, la sua attuazione ha sollevato preoccupazioni tra i settori più vulnerabili, in particolare quelli legati ai servizi balneari, che temevano una concorrenza sleale da parte di grandi multinazionali. Nonostante le critiche, Bolkestein ha sempre sostenuto che la direttiva mirava a creare un mercato più equo e competitivo.

Il cordoglio delle associazioni balneari

La notizia della morte di Frits Bolkestein ha suscitato reazioni significative nel settore balneare. Assobalneari Italia, parte di Federturismo Confindustria, insieme a La base balneare con Donnedamare, ha espresso profondo cordoglio per la sua scomparsa. Le associazioni hanno sottolineato l’importanza della sua testimonianza al Parlamento Italiano, dove Bolkestein difese la sua direttiva, affermando che l’accanimento contro i balneari italiani non rifletteva lo spirito della normativa.

Le associazioni hanno evidenziato come la direttiva Bolkestein sia stata strumentalizzata da interessi che mirano a favorire grandi investitori a discapito di un settore che attualmente sostiene circa 30.000 famiglie e 300.000 occupati. Hanno ribadito che il settore balneare rappresenta un’eccellenza del turismo Made in Italy, e hanno chiesto una maggiore protezione per le piccole imprese locali, che rischiano di essere soffocate dalla concorrenza internazionale.

Giordana Bellante

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