Elezioni Taiwan: l'isola sfida Cina e Usa con voto ribelle - avvisatore.it
Sabato prossimo, Taiwan si prepara per le elezioni presidenziali e il rinnovo dello Yuan Legislativo. Queste elezioni sono molto più di una semplice successione alla presidente Tsai Ing-wen e di un seggio al Parlamento. Secondo l’Economist, i risultati potrebbero determinare se la politica può ancora risolvere la “questione di Taiwan” o se solo la forza può costringere l’isola a sottomettersi al dominio del Partito comunista cinese.
La Cina sta intensificando la minaccia militare e cerca di far passare l’idea che queste elezioni siano una scelta tra guerra e rallentamento della crescita, in caso di vittoria del Partito democratico progressista (Dpp), o pace e prosperità, in caso di vittoria del Kuomintang (Kmt). Il ministro degli Esteri di Taiwan, Joseph Wu, ha denunciato un’ingerenza cinese sempre più sofisticata.
Pechino considera Taiwan una “provincia ribelle” da “riunificare” e la sua assertività preoccupa sempre di più. Taipei rivendica il suo essere un “Paese democratico” e denuncia le intimidazioni e le pressioni da parte di Pechino. La “riunificazione” è “inevitabile”, ha dichiarato il leader cinese Xi Jinping nel suo ultimo discorso pubblico.
Da quando nel 1992 Taiwan e la Cina hanno concordato l’esistenza di “un’unica Cina”, Pechino considera Joseph Wu, ministro del Dpp, un “irriducibile dell’indipendentismo”. Secondo Wu, la Cina sta conducendo una guerra ibrida fatta di disinformazione, attacchi informatici e pressioni economiche per influenzare le elezioni.
Negli ultimi mesi, la Cina ha intensificato la sua retorica su Taiwan e ha aumentato le pressioni militari sull’isola con esercitazioni regolari. Le relazioni tra Taiwan e gli Stati Uniti si basano sul principio di “un’unica Cina” e gli Stati Uniti sostengono le capacità di difesa di Taiwan. Questo ha scatenato l’ira di Pechino.
Tre candidati si contendono la presidenza di Taiwan. William Lai del Partito democratico progressista (Dpp) è in testa nei sondaggi. Lai difende l’indipendenza di Taiwan e ha un passato di studi in Medicina a Harvard. Hou Yu-ih del Kuomintang (Kmt) è contrario all’indipendenza di Taiwan e ha evitato di esprimersi sulla Cina durante la campagna elettorale. Ko Wen-je del Partito popolare (Tpp) si presenta come la “terza scelta” e ha dimostrato di essere popolare tra i giovani elettori.
Le elezioni a Taiwan rappresentano una sfida per l’Amministrazione Biden nel tentativo di stabilizzare i rapporti con la Cina. Una vittoria del Dpp potrebbe innescare una catena di eventi che potrebbe intaccare ancor più la fiducia
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