Ultimo aggiornamento il 4 Settembre 2024 by Giordana Bellante
L’ex modella australiana Elle Macpherson ha recentemente attirato l’attenzione per le sue scelte terapeutiche in merito alla diagnosi di cancro al seno. Un tema caldo che solleva interrogativi rispetto alle terapie tradizionali e agli approcci alternativi. La Dr.ssa Rossana Berardi, oncologa di fama nazionale e tesoriere dell’AIOM, interviene sulla situazione con analisi approfondite e chiarificazioni importanti, spingendo a riflettere sull’efficacia delle metodologie proposte e sui messaggi che possono diffondersi.
La chirurgia e le scelte terapeutiche di Elle Macpherson
L’intervento chirurgico
Secondo quanto riferito da Rossana Berardi, Macpherson ha deciso di sottoporsi a una nodulectomia, ovvero l’asportazione di un nodulo mammario, ma la modalità scelta sembra non allinearsi con le raccomandazioni standard per il trattamento del cancro al seno. L’oncologa fa luce sulla questione affermando che esistono procedure più adatte a un carcinoma intraduttale estrogeno-recettivo Her2-positivo, che necessiterebbe di un approccio più completo. Berardi evidenzia che un’operazione come la mastectomia è frequentemente proponibile in tali casi, seguita da radioterapia e, in determinate occasioni, da terapia ormonale. Tuttavia, Macpherson ha scelto di rifiutare le indicazioni fornite da ben 32 medici, alimentando confusioni riguardo ai suggerimenti emersi sulla necessità di una mastectomia.
La ricerca di alternative
Elle Macpherson si propone di considerare vie alternative e olistiche per affrontare la sua malattia, ma il reperimento di informazioni chiare sulla sua condizione rimane complesso. La scelta di non procedere con la chemioterapia è controversa: secondo il parere della dottoressa Berardi, la questione non è tanto sul fatto che le cure tradizionali possano non essere sempre necessarie, quanto sull’opportunità di valutare con serietà il rischio di trasmettere un’informazione scorretta. Un messaggio, dunque, che potrebbe essere interpretato come una potenziale minimizzazione della gravità della malattia, nonostante il cancro al seno sia una delle forme più trattabili, con un’aspettativa di vita superiore al 90%.
La questione delle cure alternative e della medicina olistica
L’interpretazione dell’approccio olistico
L’adesione a rimedi alternativi e pratiche olistiche da parte di Macpherson ha riacceso il dibattito sull’efficacia delle terapie complementari. Per la Dr.ssa Rossana Berardi, è fondamentale chiarire in cosa consistano queste pratiche e se possano realmente offrire benefici efficaci rispetto a opzioni mediche validate. Ogni trattamento deve avere un fondamento scientifico e deve essere considerato in aggiunta, piuttosto che come sostituto delle terapie tradizionali. Le cure integrative possono giocare un ruolo positivo in termini di supporto psicologico e qualità della vita, ma non devono essere comunicate come alternative veritiere ai trattamenti convenzionali.
Rischi e avvertimenti
Berardi mette in guardia sui pericoli di divulgare informazioni non verificate riguardo la cura del cancro, specificando che le tariffe alternative non possono compensare l’assenza di terapie standard. Il carcinoma, non va dimenticato, necessita di un intervento chirurgico e di un piano terapeutico ben definito. Le linee guida sono esistenti per garantire la sicurezza e l’efficacia delle cure, pertanto è cruciale mantenere una comunicazione chiara e precisa su tali incisioni.
La questione di Elle Macpherson, dunque, non è solo personale; diventa un’opportunità per rivalutare il discorso sui trattamenti oncologici e la disinformazione che può circolare in ambito sanitario.
