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Emergenza umanitaria: otto bambini palestinesi in viaggio per la speranza, da Gaza a Trieste

Un gruppo di otto bambini palestinesi, accompagnati da 13 parenti, sono giunti a Trieste tre notti fa con un volo umanitario, interamente finanziato da donazioni private e da un’organizzazione non governativa inglese. Il loro destino avrebbe dovuto essere il Regno Unito, ma le autorità britanniche non hanno concesso i visti necessari, nonostante gli sforzi del ministro degli Esteri David Cameron. Di conseguenza, il gruppo, tra cui alcuni bambini che hanno subito amputazioni di arti, è stato indirizzato in Italia per essere curato presso l’ospedale pediatrico triestino Burlo Garofolo. Questa è la storia riportata da Il Piccolo, che riprende un servizio della televisione inglese Itv News.

Il viaggio della speranza

Gli operatori di Itv News, la prima emittente privata per importanza nel Regno Unito, hanno accompagnato il gruppo durante il viaggio in aereo dall’Egitto, dove i bambini avevano ricevuto le prime cure. Il Piccolo riassume il servizio televisivo in cui Itv News rivela che la maggior parte dei circa 80.000 euro necessari per il trasferimento dei bambini con un jet privato sono stati finanziati da Project Pure Hope. Questo progetto, ideato da un gruppo di medici e chirurghi britannici, mirava a portare i piccoli pazienti nel Regno Unito per essere curati in strutture inglesi.

Il rifiuto del Regno Unito e l’accoglienza dell’Italia

Tuttavia, i visti per i bambini e i loro accompagnatori, come riportato da Itv News, non sono stati rilasciati dallHome Office nonostante l’impegno del ministro Cameron. Al contrario, l’Italia ha immediatamente accettato di ospitare i bambini. Tra i collaboratori coinvolti in questa operazione di solidarietà, c’è il pediatra triestino in pensione Marino Andolina, che ha contattato il Burlo Garofolo. Andolina ha collaborato più volte con Becker, un altro medico coinvolto nel progetto.

‘arrivo a Trieste e le cure al Burlo Garofolo

‘arrivo a Trieste segna l’inizio di un nuovo capitolo per questi otto bambini palestinesi, che ora possono contare sulle cure e l’assistenza del Burlo Garofolo, un ospedale pediatrico rinomato a livello internazionale. La loro storia, un esempio di resilienza e speranza, ci ricorda l’importanza della solidarietà e dell’impegno collettivo nel superare le sfide umanitarie.

Luisa Pizzardi

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