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Ergastolo per Luana Cammalleri e Pietro Ferrara, gli amanti assassini di Cerda

Introduzione
La Corte d’Assise di Palermo ha emesso la sentenza definitiva per Luana Cammalleri e Pietro Ferrara, i due amanti di Cerda, in provincia di Palermo, accusati di aver ucciso il marito della donna, Carlo La Duca, e di averne fatto sparire il cadavere che non è mai stato trovato. La Corte, presieduta da Sergio Gulotta, ha condannato entrambi all’ergastolo, ponendo fine ad una vicenda giudiziaria che ha tenuto con il fiato sospeso l’opinione pubblica siciliana per mesi.

due imputati erano presenti alla lettura del verdetto, che ha messo fine ad un processo lungo e complesso, caratterizzato da numerosi colpi di scena e da una ricostruzione del delitto minuziosa e dettagliata.

La vicenda giudiziaria

‘omicidio di Carlo La Duca e la scomparsa del cadavere

Le indagini e le prove a carico degli amanti assassini

La vicenda giudiziaria ha inizio il 3 luglio 2017, quando Carlo La Duca, un imprenditore di 55 anni, scompare misteriosamente da Cerda, un piccolo paese in provincia di Palermo. La moglie, Luana Cammalleri, denuncia la scomparsa dell’uomo ai carabinieri, sostenendo di non sapere nulla di quanto accaduto.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Termini Imerese, si concentrano fin da subito sulla figura della moglie dell’imprenditore e del suo amante, Pietro Ferrara, un operaio di 40 anni. Grazie all’analisi dei tabulati telefonici e delle immagini delle telecamere di sorveglianza, gli inquirenti riescono a ricostruire i movimenti dei due amanti la sera della scomparsa di Carlo La Duca.

Secondo l’accusa, Luana Cammalleri e Pietro Ferrara avrebbero attirato l’imprenditore in una trappola, uccidendolo a colpi di pistola e facendo sparire il cadavere. Le indagini portano alla luce numerose prove a carico dei due amanti, tra cui le tracce di sangue trovate nell’abitazione di Luana Cammalleri e le intercettazioni telefoniche che dimostrano come i due si fossero accordati per far sparire il corpo dell’imprenditore.

Il processo

Il processo agli amanti assassini di Cerda

La condanna all’ergastolo per Luana Cammalleri e Pietro Ferrara

Il processo agli amanti assassini di Cerda ha inizio nel marzo 2020, davanti alla Corte d’Assise di Palermo. Luana Cammalleri e Pietro Ferrara sono accusati di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere, e rischiano l’ergastolo.

Durante le udienze, i due imputati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, ma le prove raccolte dalle indagini hanno giocato a loro sfavore. In particolare, la testimonianza del pentito Vincenzo Sinagra, che ha raccontato di aver aiutato i due a far sparire il cadavere di Carlo La Duca in cambio di denaro, ha rappresentato un elemento chiave per l’accusa.

La Corte d’Assise di Palermo, presieduta da Sergio Gulotta, ha emesso la sentenza definitiva il 26 novembre 2021, condannando entrambi gli imputati all’ergastolo. La sentenza ha messo fine ad un processo lungo e complesso, caratterizzato da numerosi colpi di scena e da una ricostruzione del delitto minuziosa e dettagliata.

La ricostruzione del delitto

La ricostruzione del delitto: come è stato ucciso Carlo La Duca

La scomparsa del cadavere e la complicità del pentito Vincenzo Sinagra

Secondo la ricostruzione dell’accusa, Carlo La Duca sarebbe stato attirato in una trappola da Luana Cammalleri e Pietro Ferrara, che avrebbero pianificato il delitto nei minimi dettagli. La sera del 3 luglio 2017, l’imprenditore si sarebbe recato presso l’abitazione della moglie, dove avrebbe trovato i due amanti ad aspettarlo.

Dopo una breve colluttazione, Carlo La Duca sarebbe stato ucciso a colpi di pistola da Pietro Ferrara, mentre Luana Cammalleri avrebbe assistito alla scena. due amanti, quindi, avrebbero fatto sparire il cadavere, con l’aiuto del pentito Vincenzo Sinagra, che ha raccontato di aver trasportato il corpo dell’imprenditore in un luogo sconosciuto in cambio di denaro.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Termini Imerese, hanno portato alla luce numerose prove a carico dei due amanti, tra cui le tracce di sangue trovate nell’abitazione di Luana Cammalleri e le intercettazioni telefoniche che dimostrano come i due si fossero accordati per far sparire il corpo dell’imprenditore.

La condanna all’ergastolo per Luana Cammalleri e Pietro Ferrara rappresenta una vittoria per la giustizia e per la famiglia di Carlo La Duca, che ha atteso per anni la verità sulla scomparsa dell’imprenditore. La vicenda giudiziaria, tuttavia, lascia aperte numerose domande sulla sorte del corpo dell’imprenditore e sulle responsabilità dei due amanti, che dovranno scontare la pena in carcere per il resto della loro vita.

Francesca Monti

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