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Esportazioni di formaggi italiani: crescita a doppia cifra nei mercati extracomunitari

Le esportazioni di formaggi italiani verso paesi al di fuori dell’Unione Europea hanno registrato un notevole incremento, con risultati che dimostrano la qualità e l’apprezzamento internazionale dei prodotti caseari del Bel Paese. I dati, forniti da Assolatte, evidenziano come nei primi sei mesi dell’anno siano state vendute oltre 93mila tonnellate di formaggio, generando ricavi pari a 844 milioni di euro. Con un aumento rispettivamente del 14% per i volumi e dell’11% per i valori, l’Italia si posiziona stabilmente al primo posto in Europa, un risultato significativo che deve essere analizzato nel contesto globale.

andamento delle esportazioni italiane nel mercato globale

Crescita nei primi semestri

Nel corso del primo semestre del 2023, le esportazioni di formaggi italiani si sono impennate, portando l’Italia a registrare risultati senza precedenti nei mercati extracomunitari. Con un totale di 93mila tonnellate esportate, i dati dimostrano come i prodotti caseari italiani continuino a conquistare l’attenzione e il palato internazionale. Questo successo è frutto di una strategia di promozione efficace oltre che della qualità intrinseca dei formaggi, tra cui il Grana Padano, Parmigiano Reggiano, mozzarelle, burrate e grattugiati.

Italia leader in Europa

Dal 2019, l’Italia ha mantenuto il primato in termini di valore fra i produttori europei di formaggi. Di fatto, Assolatte riferisce che l’Italia si attesta al secondo posto per volumi, con la Germania ancora davanti in questa specifica classifica. Paolo Zanetti, presidente di Assolatte, ha sottolineato l’eccezionale miglioramento delle esportazioni, evidenziando come l’Italia sia passata dal quinto al primo posto, superando grandi come Irlanda, Francia e Olanda nel solo arco degli ultimi anni.

mercati di esportazione e prodotti di punta

I principali mercati di destinazione

Analizzando i mercati maggiormente interessati dall’esportazione di formaggi italiani, gli Stati Uniti si confermano come il principale paese di destinazione, con 19.800 tonnellate spedite. Seguono la Svizzera e la Cina con rispettivamente 13.100 e 6.070 tonnellate. Anche gli Emirati Arabi, il Canada e il Giappone si dimostrano mercati chiave, con esportazioni significative. Le vendite in Australia, sebbene inferiori, mostrano crescita e interesse.

Prodotti protagonisti dell’export

I formaggi che hanno trainato queste vendite includono il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano, noti per la loro qualità e tradizione. La varietà di formaggi, tra cui mozzarelle, burrate e ricotte, rispecchia la ricchezza della tradizione alimentare italiana. La versatilità di questi prodotti ha assicurato una forte domanda, che ha portato a risultati altamente positivi.

le sfide future e il contenzioso con la cina

Preoccupazioni per il mercato cinese

Nonostante il successo raggiunto, Paolo Zanetti ha espresso preoccupazione per il futuro delle esportazioni italiane in Cina. Recenti indagini avviate dalle autorità cinesi pongono sotto esame gli aiuti europei e nazionali al settore lattiero-caseario, creando un potenziale scenario di dazi elevati per l’export di formaggi italiani. Questa situazione sarebbe una vera e propria sfida, considerando la crescita e l’importanza del mercato cinese.

Il contesto del contenzioso

Il contenzioso, come evidenziato da Assolatte, è nato come conseguenza di dazi imposti dall’Europa sui motori elettrici cinesi e ora rischia di far pagare caro il settore lattiero-caseario per colpe non sue. Il presidente Zanetti ha sottolineato come l’accusa di dumping sia priva di fondamento, affermando che la qualità dei formaggi italiani li rende unici e non comparabili a quelli provenienti da altre nazioni.

Le preoccupazioni sulla sostenibilità delle esportazioni, unitamente alle tensioni internazionali, saranno dunque una sfida da affrontare per il settore lattiero-caseario italiano, mentre si continua a puntare su qualità e tradizione per mantenere il primato nel panorama globale.

Giordana Bellante

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