“Europee 2024: Il dilemma della segretaria Schlein sulla candidatura”

Giorgia Meloni ed Elly Schlein si sfideranno in un confronto televisivo

La notizia del confronto televisivo tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein è stata confermata, mentre i deputati del Partito Democratico sono giunti a Gubbio per un seminario sull’Europa. Molti interpretano questa decisione come un passo verso la candidatura di Schlein per la segreteria alle elezioni europee. Un deputato di lunga data commenta: “Se non si decide presto, avremo difficoltà a formare le liste. Ma questa è l’interpretazione che ne facciamo”. Alcuni, tuttavia, non collegano le due questioni: “Penso che siano due partite separate”, afferma Matteo Orfini. Laura Boldrini sostiene che il confronto televisivo faccia parte della dialettica politica tra il presidente del Consiglio e il leader dell’opposizione. Invita a concentrarsi sui temi anziché sulle candidature, affermando: “Dobbiamo uscire da questa gabbia delle candidature, è troppo riduttivo. Parliamo delle sfide in gioco, delle due diverse visioni dell’Europa del futuro. Le candidature verranno dopo”. Un parlamentare della minoranza commenta: “Non dice niente”.

Schlein non scioglierà la riserva a Gubbio

Schlein sarà presente a Gubbio per chiudere i lavori del seminario, ma non sembra che sia qui che prenderà una decisione. Almeno secondo quanto riferito dai suoi collaboratori nelle ultime ore. Una possibile data potrebbe essere il prossimo sabato 27 gennaio, Giorno della Memoria. In quella data, la segretaria sarà a Cassino, in un luogo simbolico, per dare il via alla campagna elettorale per le elezioni europee.

Pressing dei dirigenti del PD, il seminario a Gubbio

La questione dei tempi per la possibile candidatura di Schlein si fa sempre più pressante, con dirigenti, amministratori e aspiranti candidati che spingono la segretaria a prendere una decisione, in un senso o nell’altro. Romano Prodi ha dichiarato: “Le pluricandidature sono un vulnus per la democrazia”. Tuttavia, Chiara Gribaudo e Matteo Ricci sostengono entrambi la candidatura di Schlein. Forse oggi a Gubbio i deputati proveranno a sondare le intenzioni della segretaria. Ieri la riunione sembrava più una gita che un serio conclave. Anche la decisione di tenere i giornalisti fuori dai cancelli è stata modificata, consentendo loro di partecipare a una riunione a porte chiuse, ma con uno spazio dedicato alla stampa. Alcuni deputati sono arrivati in macchina, altri in pullman. “Abbiamo sempre cantato”, dice Arturo Scotto. La playlist italiana è stata selezionata dal deputato campano Toni Ricciardi. “Abbiamo concluso con ‘Perdere l’amore'”, scherza Gianni Cuperlo.

Circa una decina di deputati non sono presenti. “Alcuni avevano già impegni”, come Enrico Letta, che è all’estero, “altri hanno avuto imprevisti all’ultimo momento”, afferma lo staff della capogruppo Braga, che ha organizzato il seminario. Sono stati fatti molti commenti ironici sul Park Hotel ai Cappuccini, un lussuoso ex convento con una Spa (che però si dice sia chiusa) e un centro Messegue, scelto in passato anche da Silvio Berlusconi. “È un modo per confrontarsi, mi sorprende che altri non lo facciano”, afferma Laura Boldrini. E Anna Ascani aggiunge: “È un momento in cui si fa squadra e si discute dell’Europa che sarà e dell’Europa che vogliamo creare”.

L’organizzatrice Braga spiega: “Abbiamo voluto organizzare questo incontro in un contesto più tranquillo, meno legato alle questioni parlamentari, sia per creare coesione che per confrontarci. Abbiamo bisogno di idee, di voci stimolanti che ci aiutino a fare opposizione e a prepararci per tornare a governare. Se il governo facesse lo stesso, confrontandosi con queste voci, forse commetterebbe meno errori…”. I lavori sono suddivisi in tre sessioni: la prima dal titolo “Dove va il mondo: tra guerre e pace, l’Europa di Ventotene”, la seconda “La destra al potere: tra propaganda e sogni di egemonia” e l’ultima “Un patto tra generi e generazioni, un’altra idea di futuro”, alla quale parteciperà anche Nicolas Schmit, possibile candidato di punta.