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“Ex capo cerimoniale Chigi: Prima alla Scala e ‘placement politico’, scelta posti confusa ma accettabile”

Compromesso trovato per il placement politico alla Scala di Milano

Il compromesso trovato sulla disposizione delle sedie e poltrone rosse alla Scala di Milano ha risollevato la vigilia della ‘prima’ al teatro scaligero. La scelta dei posti giusti dove far sedere gli invitati istituzionali, nota come placement politico, è stata particolarmente complicata questa volta a causa dell’assenza del capo dello Stato Sergio Mattarella. Dopo intense trattative, il Comune è riuscito a trovare una soluzione che esprime la massima vicinanza alla senatrice a vita Liliana Segre per la causa di Israele, come auspicava il presidente del Senato Ignazio La Russa.

La disposizione dei posti sul palco reale

La prima fila del palco reale sarà composta, da sinistra verso destra, da Chiara Bazoli e il marito, sindaco di Milano Beppe Sala, Liliana Segre, la figlia della senatrice a vita Federica Belli Paci, il presidente La Russa e sua moglie Laura De Cicco. In seconda fila, sempre da sinistra verso destra, si accomoderanno i ministri Elisabetta Alberti Casellati, Gennaro Sangiuliano e Matteo Salvini. In terza fila, dietro il vicepremier, ci sarà il governatore della Lombardia Attilio Fontana con la consorte. Il senatore a vita Mario Monti sarà presente in platea.

Il parere dell’ex capo del cerimoniale di palazzo Chigi

Massimo Sgrelli, storico capo del cerimoniale di palazzo Chigi, ha commentato la situazione, affermando: “Vedo un po’ di confusione, non mi sembra che il protocollo del cerimoniale trovi grande applicazione”. Sgrelli ha lavorato con 14 presidenti del Consiglio e ha sottolineato l’assenza del presidente della Repubblica Mattarella, affermando che è corretto che in prima fila sul palco reale ci siano La Russa e la moglie, visto che il presidente del Senato è l’autorità più importante dopo il capo dello Stato. Ha anche notato la diversità di trattamento tra Liliana Segre, che siede nel palco, e Mario Monti, che trova posto in platea. Nonostante ciò, Sgrelli ha concluso affermando che alla fine è stata trovata una soluzione accettabile.

Il risiko delle poltrone per la ‘prima’ del Don Carlo alla Scala è stato risolto sistemando Liliana Segre al centro del palco reale. Questa soluzione ha soddisfatto tutti, in particolare La Russa, che aveva chiesto di assegnare alla senatrice a vita un posto importante come segno di vicinanza a Israele. Inoltre, è stato risolto anche il problema della rappresentanza di genere, poiché senza Segre la prima fila sarebbe stata composta solo da figure istituzionali maschili.

Redazione

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