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Faida tra clan rivali: blitz per fermare omicidio a Catania

Sventato omicidio di un esponente di un clan rivale: nove arresti

I carabinieri di Catania hanno impedito un omicidio pianificato da Cosa Nostra, arrestando nove persone su mandato della Direzione distrettuale antimafia (Dda) della Procura. Tra i destinatari del provvedimento di fermo anche Sebastiano Ercolano, membro della famiglia ‘Ercolano-Santapaola’ di Cosa Nostra, che avrebbe avuto un ruolo chiave nell’organizzazione dell’omicidio bloccato dall’operazione ‘Leonidi’ dei carabinieri. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto la custodia cautelare in carcere per tutti gli indagati, accusati di associazione mafiosa, spaccio di stupefacenti, detenzione e porto d’arma da fuoco, con l’aggravante di avere favorito la mafia.

Vendetta per una sparatoria: il movente dell’omicidio

Le indagini hanno rivelato che l’omicidio era una “risposta” alla sparatoria avvenuta il 21 ottobre 2023 nel quartiere San Cristoforo, quando Pietro Salvatore Gagliano, affiliato al clan Cappello-Bonaccorsi e anch’egli tra i fermati, avrebbe sparato quattro colpi di arma da fuoco contro membri della famiglia di Cosa Nostra. Nonostante alcuni esponenti della cosca avessero consigliato di non vendicarsi, due dei bersagli, rimasti illesi, hanno deciso di prendere la propria vendetta.

Secondo quanto emerso dalle indagini, Sebastiano Ercolano avrebbe “ideato e organizzato” l’omicidio per “lavare l’onta subita e riaffermare la ‘credibilità’ della famiglia di Cosa Nostra etnea”. Avrebbe anche effettuato un sopralluogo nel nascondiglio di Gagliano per valutare il modo migliore per ucciderlo, fuggire e cancellare le tracce dell’arma del delitto, al fine di crearsi un alibi recandosi in un locale notturno.

Le indagini e i risultati ottenuti

L’inchiesta, coordinata dalla Procura Distrettuale, è stata condotta dai Carabinieri del nucleo Investigativo del comando provinciale di Catania e ha avuto inizio nel maggio dell’anno scorso. Durante le indagini, i militari dell’Arma hanno sequestrato armi, munizioni, sei chilogrammi di marijuana e un chilogrammo di cocaina. Le prove raccolte, tra cui intercettazioni telefoniche, hanno permesso di smascherare il piano omicida e di arrestare i responsabili.

Questo importante intervento delle forze dell’ordine ha sventato un omicidio e ha portato all’arresto di nove persone coinvolte in attività criminali legate alla mafia. La lotta contro la criminalità organizzata continua, dimostrando che le istituzioni sono determinate a combattere e debellare la presenza della mafia nel territorio.

Redazione

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