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Festival di Emergency 2023 a Reggio Emilia: tre giorni di arte, cultura e solidarietà

Il Festival di Emergency 2023, in programma a Reggio Emilia dal 6 all’8 settembre, si preannuncia come un evento di grande importanza culturale e sociale. Quest’anno il tema centrale è “Le Persone”, esplorando la connessione e la divisione tra gli individui e l’importanza della comunità nel generare cambiamento. Attraverso una serie di eventi gratuiti, il festival intende promuovere riflessioni critiche sulle sfide globali e sul diritto alla cura, in linea con la missione dell’associazione fondata da Gino Strada.

Festival di Emergency: obiettivi e organizzazione

Un evento pubblico e inclusivo

Il Festival di Emergency è organizzato in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia e ha ricevuto il patrocinio della Regione Emilia-Romagna. L’obiettivo è di sensibilizzare il pubblico sull’importanza del diritto alla salute e della solidarietà, temi fondamentali per l’ ONG. L’accesso agli eventi è aperto a tutti e può essere prenotato online tramite il sito ufficiale di Emergency, ma è anche possibile partecipare prenotando in loco poco prima dell’inizio delle attività.

Un programma ricco e variegato

Per tre giorni, la città diventerà un palcoscenico ricco di incontri, dibattiti, performance artistiche e proiezioni cinematografiche. Piazze, cortili e luoghi simbolici saranno animati da artisti, scrittori, giornalisti e specialisti, tutti uniti nell’intento di promuovere il dialogo e la discussione. Durante il festival, il pubblico avrà l’opportunità di assistere a speech stimolanti, dialoghi e laboratori che mirano a promuovere un senso di appartenenza e d’impegno.

Prima giornata: piazze di riflessione e dialogo

Eventi iniziali in Piazza Casotti

Il primo giorno del festival, venerdì 6 settembre, inizierà in Piazza Casotti con il format “Domande per pensare”, una serie di brevi interventi di venti minuti ciascuno. L’apertura è affidata a Matteo Saudino, noto come BarbaSophia, che affronterà il tema della riflessione consapevole con il suo intervento “Pensare è cambiare?”. Sarà seguita da altre relazioni significative, tra cui quella dell’economista Fabrizio Barca che discuterà dell’importanza della partecipazione nel contesto attuale.

Approfondimenti in Piazza Prampolini

Nella centrale Piazza Prampolini, ci saranno i ‘Dialoghi’, incontri dedicati a temi centrali del festival. La prima serie di incontri vedrà la partecipazione di voci autorevoli, tra cui Flora Monti, una staffetta partigiana, e Djarah Kan, scrittrice. La discussione si concentrerà sui legami tra le persone e il potere della comunità di creare cambiamento. Altri eventi significativi includeranno discussioni su guerra e pace, con esperti provenienti da contesti diversi, promuovendo un dialogo ricco e variegato.

Secondo giorno: riflessioni e performance artistiche

Eventi mattutini e pomeridiani

Il sabato, 7 settembre, si aprirà presto nella Piazza San Prospero con una performance musicale all’alba, con un quartetto d’archi accompagnato dalla violinista Valentina Del Re. Nel corso della giornata, previsti incontri come ‘Un caffè con…’, incentrato sulle rivendicazioni di diritti da parte delle persone. Sempre in programma gli eventi di discussione sulla libertà di stampa e sull’intelligenza artificiale, garantendo un programma di approfondimento sia accademico che culturale.

Serata di musica e testimonianze

La serata si concluderà con un dj set degli Ex-Otago, portando un’atmosfera festosa al festival. Anche sabato, la piazza continuerà a ospitare eventi interattivi e proiezioni, come il film “20 days in Mariupol”, offrendo un’importante riflessione sulle crisi umanitarie. Il Teatro San Prospero sarà un punto di riferimento per le produzioni cinematografiche e artisti che utilizzeranno l’arte per sensibilizzare il pubblico sulla condizione umana.

Terzo giorno: conclusione e nuovi inizi

Eventi finali e attività di sensibilizzazione

La giornata di chiusura del festival, domenica 8 settembre, avrà in serbo eventi di grande impatto come incontri incentrati sui diritti di salute e su come promuovere una società più inclusiva. La programmazione non si limiterà a eventi celebrativi ma affronterà anche problemi attuali, come le crisi migratorie e i diritti umani.

Uno spazio per le famiglie e le nuove generazioni

Il festival dedicherà anche ampio spazio alle famiglie e ai bambini, con eventi pensati per comunicare in modo creativo temi di salute e solidarietà. Incontri informativi e laboratori creativi sono previsti per coinvolgere le nuove generazioni, affinché comprendano l’importanza dell’impegno civico e della comunità.

L’ensemble di eventi rappresenta una grande opportunità per riflettere su temi urgenti e per contribuire a costruire una società dove ogni persona è riconosciuta e valorizzata. Con un programma che abbraccia arte, cultura e impegno sociale, il Festival di Emergency testimonia il potere della comunità di agire per il bene comune.

Redazione

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