Bucci evidenzia nel 2025 la necessità di una legge nazionale sul fine vita, sottolineando che la regolamentazione non può essere delegata alle Regioni. Guarda il video per approfondire
Il governatore della Liguria, Marco Bucci, ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo alla questione del fine vita, sottolineando l’importanza di una legislazione nazionale in materia. Le sue parole sono state pronunciate durante una conferenza stampa tenutasi al Teatro Ariston, in occasione della presentazione della quarta serata del Festival di Sanremo.
Marco Bucci ha chiarito che, secondo lui, le questioni relative al fine vita non dovrebbero essere gestite a livello regionale. “Non serve agire a livello regionale, sul fine vita serve una legge nazionale. Non penso sia compito delle regioni fare leggi di questo tipo, altrimenti avremmo leggi diverse in ogni territorio d’Italia”, ha affermato il governatore. Questa posizione evidenzia la necessità di un approccio uniforme su un tema così delicato e complesso, che tocca la vita e la dignità delle persone.
Bucci ha inoltre richiamato l’attenzione sulla recente indicazione della Corte Costituzionale, che ha esortato il Parlamento a prendere iniziative legislative in merito. “La Corte costituzionale ha invitato il Parlamento a fare una legge su questo tema, quindi che si muovano, così risolviamo il problema”, ha continuato il governatore. Questa richiesta di azione da parte del Parlamento sottolinea l’urgenza di affrontare la questione a livello nazionale, piuttosto che lasciare che ogni regione agisca in modo autonomo.
Bucci ha messo in evidenza anche il ruolo dei sindaci e dei governatori, affermando che “non possono fare ciò che vogliono, devono attenersi alle leggi”. Questo richiamo all’ordine è particolarmente rilevante in un contesto in cui le normative variano da regione a regione. Il governatore ha condiviso un aneddoto personale, ricordando quando era sindaco di Genova e riceveva richieste per registrare i figli delle coppie omosessuali, un’azione che in Italia è attualmente vietata. “Personalmente l’avrei anche fatto, ma non si fanno cose illegali”, ha commentato Bucci, evidenziando la sua posizione ferma sulla legalità.
La questione del fine vita, quindi, non è solo una questione di diritti individuali, ma anche di rispetto delle leggi esistenti. Bucci ha ribadito che è necessaria una legge nazionale per garantire che tutti i cittadini italiani possano avere accesso a diritti e servizi uniformi, senza disparità tra le diverse regioni.
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