Ultimo aggiornamento il 5 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi
La Fontana di Trevi, simbolo indiscusso di Roma, potrebbe presto subire un’importante trasformazione nelle modalità di accesso. In un’epoca in cui la gestione del turismo è diventata cruciale, ecco che si profila l’adozione di un sistema di ingressi a numero chiuso e su prenotazione, per garantire la conservazione e l’esperienza turistica del monumento. In questo contesto, i romani potranno accedere gratuitamente, mentre per i turisti è prevista una piccola quota simbolica supplementare.
l’idea di accesso limitato: motivazioni e obiettivi
La proposta di limitare l’accesso alla Fontana di Trevi si basa su due ragioni principali. In primo luogo, la necessità di preservare la bellezza del monumento stesso, spesso danneggiato da atti vandalici e comportamenti inadeguati da parte dei visitatori. La Fontana di Palazzo Poli, che attira milioni di turisti, è troppo frequentemente al centro di episodi di maleducazione che compromettono la sua integrità.
L’amministrazione della città, guidata dal sindaco Roberto Gualtieri, ha confermato l’intenzione di procedere con il progetto, enfatizzando che l’introduzione di regole di accesso è necessaria per permettere a tutti di godere della Fontana in condizioni più favorevoli. La presenza costante di turisti, specialmente nei periodi di alta affluenza, ha reso difficile anche solo avvicinarsi al monumento.
Il nuovo sistema di prenotazione che si intende implementare potrebbe non solo contribuire alla conservazione della Fontana, ma anche fornire dati più precisi sul numero di visitatori. Questa misurazione è cruciale, poiché una gestione del flusso turistico più organizzata potrebbe garantire una fruizione più rispettosa e dignitosa del patrimonio culturale. È fondamentale introdurre anche misure di sicurezza per controllare gli accessi e garantire che i visitatori rispettino la storia che la Fontana di Trevi rappresenta.
dialogo con la Camera di Commercio di Roma
L’idea di un accesso regolamentato alla Fontana di Trevi ha trovato favore anche presso la Camera di Commercio di Roma. Alessandro Onorato, assessore al Turismo, ha sottolineato l’importanza di trovare un sistema che non solo riguardi la Fontana, ma anche altri luoghi di interesse nella capitale. Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera, ha affermato che il turismo rappresenta un’importante risorsa per Roma, e deve essere gestito in modo tale da offrire esperienze significative.
Durante un evento recente, Tagliavanti ha evidenziato come Roma debba essere vissuta con tranquillità e contemplazione e non in modo frenetico. Le opportunità turistiche dovrebbero essere diversificate e organizzate in modo tale da non sovraccaricare il centro storico, consentendo inoltre di scoprire altre bellezze della città. Gli studi di settore indicano infatti una crescita continua nel numero di visitatori, comportando la necessità di un’organizzazione che faciliti l’accesso e la fruizione della capitale italiana.
episodi di vandalismo e comportamenti inadeguati
Negli ultimi anni, la Fontana di Trevi ha visto un aumento di episodi di vandalismo e atteggiamenti poco rispettosi da parte dei visitatori, in particolare dei turisti. Gli atti di inciviltà sono stati numerosi e vari: dal bagno nella fontana a comportamenti pubblicitari discutibili, fino a veri e propri tentativi di furto delle monetine.
Un episodio esemplare è accaduto lo scorso maggio, quando una giovane turista è stata fermata dalle autorità per essersi immersa nelle acque della fontana, ricevendo una multa di 450 euro. Questo non è stato un caso isolato; diversi altri hanno cercato di attirare l’attenzione con gesti eclatanti, come quello di un uomo che ha scalato una parte della fontana, bloccato da altri turisti.
Anche in estate si sono verificati tentativi di furto nonché spettacoli improvvisati in cui visitatori si sono tuffati davanti a un pubblico divertito. Questi atti non solo danneggiano l’immagine del monumento, ma mettono a rischio anche la sicurezza dei visitatori e la sua conservazione. Un accesso regolamentato potrebbe servire a scoraggiare questi comportamenti e garantire una valorizzazione del patrimonio storico-artistico di Roma.