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“Franco Di Mare, un giornalista coraggioso e umano: il toccante ricordo del suo operatore Everardo Bolletta”

Il primo incontro e l’avventura nei Balcani

La storia di un’amicizia nata sul campo e la testimonianza di un coraggio straordinario

Il primo incontro tra Everardo Bolletta e Franco Di Mare è stato tutt’altro che convenzionale. Di Mare portò Bolletta al bar e gli offrì un caffè, ma la conversazione prese subito una piega inaspettata. “Vieni con me a Sarajevo che ci divertiamo, conoscerai un sacco di gente,” disse Di Mare a bruciapelo. Nonostante la sorpresa iniziale e la consapevolezza che lì c’era la guerra, Bolletta si lasciò convincere e partirono insieme su due Lancia Thema blindate. Quella che doveva essere un’esperienza temporanea si trasformò in un’amicizia e una collaborazione decennale.

La loro avventura nei Balcani fu segnata da momenti di tensione e pericolo, ma Di Mare si dimostrò sempre coraggioso e determinato. Bolletta ricorda un pomeriggio in particolare, mentre stavano attraversando una trincea tra bosniaci e serbi, i proiettili cominciarono a fischiare intorno a loro. Mentre Bolletta si buttò a terra, Di Mare rimase in piedi, senza nemmeno abbassare la testa. “Era il più bravo di tutti, e per questo molto invidiato,” sottolinea Bolletta.

La passione per la musica e l’influenza positiva di Di Mare

Un uomo affascinante e colto, capace di cambiare la vita di chi gli stava accanto

Oltre al suo coraggio e alla sua professionalità, Di Mare aveva anche una grande passione per la musica. “Era bravissimo, un dio per come cantava le canzoni napoletane,” ricorda Bolletta. La sua canzone preferita era “Malafemmena”.

Bolletta parla anche del loro stretto legame e dell’influenza positiva che Di Mare ha avuto sulla sua vita. “Ci prendevano in giro perché dove andava lui andavo pure io. ‘Siamo fidanzati, non l’avete capito?,’ rispondeva Franco, per ridere. Quante ne abbiamo combinate. Lui piaceva da matti alle donne, non mi chieda perché, da uomo non ho mai capito bene che ci trovassero, non so dire se fosse bello. Era affascinante, colto, le mie amiche mi chiedevano sempre di presentarglielo. Ogni tanto mi tirava dentro. ‘Dai, con questa escici tu’.”

Infine, Bolletta ha condiviso un’affermazione toccante e rivelatrice sul suo rapporto con Di Mare. “Io a quell’uomo gli ho voluto un bene pazzo, mi ha cambiato la vita, prima di conoscerlo ero un povero stronzo, trattavo male tutti, Franco mi ha salvato.” Un’amicizia e una collaborazione che hanno lasciato un segno indelebile nella vita di Bolletta e di molti altri.

Giordana Bellante

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